L’igiene delle mani è una delle procedure, se non LA procedura, fondamentale che permette di evitare il rischio di infezioni nosocomiali al paziente durante i vari tipi di trattamenti e procedure alle quali viene sottoposto. Alcuni studi hanno evidenziato che circa il 15-30% delle infezioni nosocomiali potrebbero essere evitate con un’accurata igiene delle mani. Non tutti gli operatori sanitari lavano le mani rispettando la tecnica corretta.
Una revisione sistematica di 96 studi controllati ha trovato che complessivamente il tasso di aderenza al protocollo per l’igiene delle mani è del 40%. Il tasso di aderenza era inferiore in terapia intensiva (30-40%) rispetto a quanto rilevato in altri reparti. Inoltre l’aderenza era inferiore tra i medici (32%) rispetto agli infermieri (48%).
Le ragioni di questa scarsa aderenza al protocollo sono da attribuirsi al carico di lavoro, alla mancanza di tempo e ad alcuni disturbi della cute secondari al lavaggio frequente delle mani, come secchezza e irritazione.
Sono ben cinque i momenti in cui tutti gli operatori sanitari dovrebbero sempre lavare le mani con acqua e sapone:
- prima di toccare un paziente;
- prima di iniziare una qualunque procedura di pulizia o di asepsi;
- dopo aver visitato un paziente;
- dopo aver toccato qualunque oggetto nelle immediate vicinanze del paziente;
- dopo il contatto con fluidi biologici e secrezioni corporee.
Le mani vanno lavate accuratamente anche se si utilizzano i guanti.
I tipi di lavaggio delle mani
Il lavaggio delle mani di deve eseguire con modalità e prodotti diversi secondo le mansioni che si devono svolgere:
- il lavaggio sociale con acqua e sapone si esegue prima di manipolare farmaci o di preparare o servire alimenti;
- il lavaggio antisettico (con acqua e antisettico) o la frizione alcolica si effettua prima e dopo il contatto con il paziente;
- il lavaggio chirurgico prima delle procedure chirurgiche.
Lavaggio sociale delle mani
Per l’esecuzione corretta del lavaggio sociale delle mani occorre:
- aprire il rubinetto con la mano, il gomito o il piede;
- bagnare uniformemente le mani e i polsi con acqua tiepida;
- applicare una dose di sapone sul palmo della mano e insaponare uniformemente mani e polsi con sapone liquido detergente nel dispenser apposito (4 ml circa o secondo le indicazioni del produttore);
- dopo aver insaponato le mani per almeno 15 secondi sciacquare abbondantemente;
- asciugare tamponando con asciugamani monouso in tela o carta assorbente fino a eliminare l’umidità residua;
- chiudere il rubinetto dell’acqua con il gomito, oppure se è manuale con un lembo dell’asciugamano.
Il lavaggio sociale deve durare dai 20 ai 40 secondi.
Lavaggio antisettico delle mani
Per eseguire correttamente il lavaggio antisettico occorre procedere come per il lavaggio sociale per le prime 2 fasi. Dopo aver bagnato uniformemente le mani e i polsi occorre:
- frizionare vigorosamente per 15-30 secondi i polsi, gli spazi interdigitali e i palmi di entrambe le mani con sapone antisettico;
- sciacquare accuratamente con acqua corrente;
- asciugare prima le dita e poi i polsi con salviette monouso in tela o carta assorbente;
- chiudere il rubinetto dell’acqua con il gomito, oppure se è manuale con un lembo dell’asciugamano utilizzato.
Il lavaggio antisettico deve durare dai 40 ai 60 secondi.
Lavaggio chirurgico delle mani
Il lavaggio chirurgico va eseguito con un sapone antisettico o tramite frizione con prodotti a base alcolica usando preferibilmente prodotti con attività prolungata, prima di indossare guanti sterili. Quando si esegue il lavaggio chirurgico delle mani con un sapone antisettico, strofinare mani e avambracci per la durata di tempo raccomandata dal produttore, solitamente 2-5 minuti. Non sono necessari periodi di tempo più lunghi. I ricercatori hanno trovato che l’uso di soluzioni alcoliche è efficace nel migliorare l’aderenza al protocollo e nel ridurre il rischio di infezioni nosocomiali. Tuttavia l’uso di soluzioni alcoliche non è raccomandato se le mani sono particolarmente sporche e in particolare dopo contatto con materiale organico (sangue o altri fluidi corporei). Sono invece pratiche e utili prima e dopo il contatto con il paziente.
Le soluzioni alcoliche per l’igiene delle mani contengono uno o più alcol compreso etanolo, isopropanolo e N-propanolo. Queste soluzioni vanno frizionate energicamente sulle mani per eliminare i microrganismi presenti sulla cute. L’azione antisettica è associata alla capacità di denaturare le proteine, inibire gli enzimi e favorire la lisi della membrana citoplasmatica. I disinfettanti e le soluzioni alcoliche al 60-90% sono quelle con la massima efficacia antibatterica e possono essere utilizzati per il lavaggio e per la disinfezione chirurgica delle mani.
Per eseguire correttamente la frizione alcolica delle mani occorre:
- versare 3 ml di soluzione idroalcolica nel palmo della mano scegliendo se possibile la formulazione in gel;
- sfregare il palmo destro sul dorso della mano sinistra con le dita intrecciate e viceversa;
- sfregarle palmo a palmo con le dita intrecciate;
- frizionare il dorso delle dita con il palmo della mano con le dita interbloccate;
- strofinare la punta delle dita di ogni mano contro il palmo della mano opposta;
- sfregare fino a completa asciugatura.
La frizione con soluzione alcolica deve durare complessivamente 30-40 secondi.
La dermatite da contatto
La dermatite da contatto è uno dei fattori che causa scarsa compliance degli operatori sanitari all’igiene delle mani. Circa il 25% degli operatori sanitari lamenta problemi cutanei legati all’uso di detergenti. La dermatite da contatto frequente tra gli operatori sanitari è causata dal ripetuto lavaggio delle mani, dai guanti, dai disinfettanti aggressivi o dai detersivi. Gli alcoli hanno soltanto un potenziale margine di irritazione, anche se possono causare una sensazione di bruciore sulla pelle irritata. Per ridurre al minimo l’incidenza di dermatiti da contatto dovute al lavaggio e/o alla disinfezione delle mani è consigliato l’uso di lozioni o creme per le mani.