Il prelievo di sangue futuro: senza ago!

Quella che è una delle procedure che più segnano la nostra figura di infermieri, ossia il prelievo endovenoso, potrebbe diventare presto “storia”. In questo articolo, infatti, si parla del nuovo meccanismo a ventosa e indolore che dovrebbe garantire il prelievo di sangue nell’immediato futuro. Una semplificazione che potrebbe piacere a pochi infermieri o sicuramente a nessuno mentre a molti pazienti. Niente aghi per il prelievo di sangue: è questo il desiderio di molti che potrebbe diventare routine in un futuro molto vicino. I ricercatori statunitensi dell’università Wisconsin-Madison e dell’azienda Tasso Inc. hanno già sviluppato un apparecchio che permette di raccogliere i campioni senza bucare la pelle. La soluzione è in uno strumento grande come una pallina da ping pong, che si applica alla pelle come una ventosa. Ma invece di perforare, estrae il sangue dai capillari. In due minuti il liquido si riversa in una provetta staccabile, che può essere inviata direttamente in laboratorio per le analisi.
La tecnologia su cui si basa è la microfluidica, che si occupa della manipolazione di liquidi attraverso canali microscopici. Su questa scala, spiegano i ricercatori, la tensione superficiale prende il sopravvento sulla forza di gravità e ciò permette di estrarre il sangue. Per il momento l’apparecchio prototipo può “aspirare” piccole quantità di sangue, che comunque sono sufficienti per alcune analisi come di controllo del colesterolo, delle infezioni, i livelli di glucosio. Una possibilità, quest’ultima, di grande interesse per i diabetici. Ma l’azienda punta a realizzare una procedura anche per il controllo dell’Hiv.
Con il superamento dell’ago, inoltre, secondo l’azienda si potrebbe lavorare a soluzioni per permettere a ciascuno di fare autonomamente, a casa propria, il prelievo da inviare in laboratorio. Al momento l’ostacolo maggiore è quello del mantenimento della catena del freddo. Per il progetto la Tasso ha ricevuto 3 milioni di dollari dalla Defense Advances Research Projects Agency (agenzia del dipartimento della Difesa degli Usa). L’università Wisconsin-Madison, che ha collaborato alla messe a punto dell’apparecchio, ne prevede la commercializzazione, se la Tasso chiederà l’autorizzazione alla Food and Drug Administration entro la fine di quest’anno. Cosa ne pensate a proposito?

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