La percentuale di persone che non pratica attività fisica è in aumento con importanti ripercussioni sulla prevalenza delle malattie non trasmissibili e sullo stato di salute generale. In Europa tra il 40 e il 60% della popolazione conduce una vita sedentaria. In Italia, secondo un’indagine multiscopo dell’Istat, pratica sport solo il 31% della popolazione. Eppure praticare attività fisica è fondamentale non solo per il controllo del peso corporeo ma anche per la prevenzione di particolari patologie che possono insorgere sia nei soggetti giovani che in quelli anziani. L’esercizio fisico regolare ha effetti benefici sulla salute e riduce il rischio di malattie croniche. In particolare si è visto che:
- migliora il funzionamento di cuore e polmoni;
- aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari;
- contribuisce alla mineralizzazione delle ossa favorendo la crescita nei bambini e aiutando a prevenire l’osteoporosi nell’anziano;
- migliora il benessere psicologico riducendo ansia e depressione;
- migliora la digestione e la regolarità intestinale;
- riduce il rischio di obesità e sovrappeso;
- riduce il rischio di malattie croniche come diabete e osteoporosi oltre a diminuire il rischio di tumore della mammella e del colon;
- previene il rischio di cadute nell’anziano.
Occorre precisare che praticare attività fisica in modo regolare non significa necessariamente fare sport. Per attività fisica si intende qualunque movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici utilizzando energia. Tale definizione comprende lo sport ma anche altre attività come camminare, giocare, dedicarsi ad attività motorie come il giardinaggio e ai lavori domestici. Per avere beneficio sono sufficienti 30 minuti al giorno di esercizio moderato (per esempio fare una passeggiata) da svolgersi non necessariamente in un’unica seduta, ma in ogni occasione della giornata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato alcune raccomandazioni sul livello di attività fisica che bisognerebbe svolgere per averne un beneficio alla salute:
– bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni almeno 60 minuti al giorno di attività moderata-vigorosa, includendo almeno 3 volte alla settimana esercizi per la forza che possono consistere in giochi di movimento o attività prettamente sportive;
– adulti dai 18 ai 64 anni: almeno 150 minuti alla settimana di attività moderata o 75 minuti di attività vigorosa (o combinazioni equivalenti delle due), in sessioni di almeno 10 minuti per volta, con rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari da svolgere almeno 2 volte alla settimana;
– anziani sopra i 65 anni, le indicazioni sono le stesse degli adulti, con l’avvertenza di svolgere anche attività per migliorare l’equilibrio e prevenire le cadute.
Praticare attività fisica se associata al rispetto di una dieta equilibrata aiuta a mantenere il corretto peso corporeo. Va precisato che il dispendio energetico e quindi il consumo calorico varia sia in funzione del tipo di attività che si svolge sia in funzione delle caratteristiche del soggetto: una persona magra consuma meno calorie di una in sovrappeso nello svolgere la stessa attività fisica. Gli studi hanno dimostrato che l’attività fisica nei ragazzi aiuta l’apprendimento e stimola la socializzazione. Le linee guida internazionali raccomandano agli adulti di incoraggiare i bambini e gli adolescenti a svolgere attività fisica: i più piccoli andrebbero stimolati a giocare all’aria aperta e a praticare attività sportive appropriate alla loro età e nel rispetto delle proprie inclinazioni personali. Anche le donne in gravidanza e nel periodo dopo il parto se sono in buona salute dovrebbero praticare attività fisica. Le linee guida americane raccomandano alle donne che non sono allenate di fare attività aerobica moderata (per esempio camminare) per almeno due ore e mezza ogni settimana. Si è visto che nel periodo dopo il parto l’attività fisica ha un effetto benefico anche sull’umore, riducendo il rischio di depressione.
Per praticare attività fisica in modo sicuro e ridurre il rischio di incidente bisognerebbe sempre:
- scegliere il tipo di attività appropriata al proprio livello di allenamento e alla propria condizione di salute;
- aumentare l’intensità e la frequenza degli allenamenti in modo graduale;
- utilizzare l’attrezzatura sportiva necessaria per quella attività specifica;
- chiedere al medico se ci sono controindicazioni considerato il proprio stato di salute.
Fonte: IPASVI