La neoplasia è una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali e che persiste in questa condizione anche dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo!
Esemplari sono la classificazione per organo di insorgenza e la classificazione per estensione della malattia.
In base al comportamento biologico invece i tumori si classificano in:
- “benigni”: sono costituiti da cellule che mantengono in parte le loro caratteristiche morfologiche e funzionali, pur esibendo autonomia moltiplicativa. Essi sono caratterizzati da un tipo di sviluppo detto espansivo, perché comprime i tessuti vicini senza distruggerli: i tumori benigni che originano dall’epitelio ghiandolare (adenomi) sono spesso avviluppati da una capsula di tessuto connettivo fibroso che li delimita nettamente dai tessuti confinanti, coi quali assumono un rapporto di contiguità .
- “maligni” o “cancro”: sono costituiti da cellule che appaiono morfologicamente e funzionalmente diverse dalle corrispondenti normali. L’atipia morfologica, che è tanto maggiore quanto più indifferenziato è il tumore, si manifesta con mancanza di uniformità nella forma e nelle dimensioni delle cellule (polimorfismo) e degli organi cellulari, in particolare del nucleo, che è frequentemente ipercromico ed in fase mitotica. I tessuti vicini al tumore maligno vengono invariabilmente infiltrati e distrutti dalle cellule tumorali che si sostituiscono a quelle normali, fenomeno questo caratteristico della malignità e noto col termine “invasività neoplastica”.
- “borderline”: in alcuni casi i tumori presentano un comportamento intermedio fra la malignità e la benignità (tumori “borderline”) o risultano inclassificabili (tumori a comportamento biologico incerto). In questi casi, generalmente la frequenza delle metastasi è molto bassa e il decorso è lento. Un esempio è il Tumore stromale gastrointestinale.