Procedura prelievo venoso per emocoltura

  1. Le emoculture vengono effettuate per individuare le invasioni batteriche (batteriemie) e le infezioni sistemiche del circolo sanguigno (setticemie). In tale procedura si prelevano 3 campioni di sangue in 3 boccette diverse (batteri anaerobi, batteri aerobi e miceti). I flaconi vengono poi messi in incubatrice per favorire proprio la crescita batterica. Idealmente 2-3 emoculture dovrebbero essere prelevate ad un’ora dall’altra e da siti diversi. La cosa fondamentale per questa procedura è che deve essere accuratamente effettuata in modo sterile per la presenza di batteri ambientali che potrebbero andare a falsare l’esame. Tra i materiali utilizzati abbiamo bisogno di:
  • Laccio flebostatico;
  • Guanti non sterili;
  • Tamponi antimicrobici con un disinfettante come la clorexidina per la pulizia dei tappi dei flaconi e della cute;
  • Ago con adattatore Vacutainer;
  • Ago sterile a farfalla;
  • Tre flaconi di cultura per il sangue;
  • Etichetta adatta per il campione;
  • Sacca per i rifiuti biologici;
  • Garze sterili e non sterili;
  • Medicazione adesiva.

La procedura è la seguente:

  1. Procurarsi, innanzitutto, il materiale necessario. Controllare la data di scadenza del materiale, Identificare il numero delle emoculture ordinate e scegliere i flaconi adatti alla raccolta del sangue.
  2. Portare l’attrezzatura necessaria vicino al letto del paziente o sul tavolino sopra il letto.
  3. Eseguire l’igiene delle mani ed indossare l’equipaggiamento per la protezione personale se ve ne è il bisogno.
  4. Identificare il paziente e spiegare tutta la procedura che si sta per effettuare.
  5. Chiudere le tende intorno al letto e la porta della stanza se è possibile.
  6. Controllare l’etichetta del campione con il paziente. Predisporre una buona illuminazione (si raccomanda la luce ufficiale). Mettere il contenitore per i rifiuti a portata di mano.
  7. Aiutare il paziente ad assumere una posizione comoda, seduto o sdraiato. Se il paziente è sdraiato a letto bisogna alzare il letto ad un’altezza di lavoro comodo, di solito all’altezza del gomito.
  8. Stabilire la sede che il paziente preferisce in base alla sua esperienza precedente. Esporre il braccio, appoggiandolo in una posizione estesa sopra una superficie rigida, come quella del tavolo. Mettersi dalla stessa parte della sede scelta per il paziente. Applicare un laccio flebostatico al braccio circa 8-10 centimetri sopra il sito scelto per la puntura.
  9. Indossare guanti non sterili. Valutare le vene usando l’ispezione e la palpazione per stabilire il sito migliore per la puntura.
  10. Togliere il laccio flebostatico e controllare che la vena si sia sgonfiata. Il laccio dovrebbe rimanere in sede per meno di 60 secondi per prevenire lesioni, stasi ed emoconcentrazione. 
  11. Attaccare la prolunga dell’ago a farfalla al Vacutainer. Spostare i flaconi di raccolta del sangue vicino al braccio, appoggiandoli al tavolino.
  12. Pulire la cute del paziente nella sede scelta per la puntura con il tampone antimicrobico. Se si usa la clorexidina bisogna frizionare avanti e indietro per 30 secondi. Lasciare asciugare la cute prima di pungere la vena.
  13. Usando un tampone antimicrobico nuovo, pulire il tappo del flacone per emocultura con l’antimicrobico adatto e coprire il tappo con una garza sterile quadrata.
  14. Riapplicare il laccio circa 8-10 centimetri sopra il sito identificato in precedenza. Dopo la disinfezione non bisogna palpare la sede per la puntura venosa se non si indossano i guanti sterili.
  15. Tenere il braccio in una posizione bassa con la mano non dominante. Allineare l’ago a farfalla con la vena scelta, tenendolo nella mano dominante. Usare il pollice o l’indice della mano non dominante per applicare una pressione e una trazione alla cute poco sotto il sito scelto per la puntura. Non toccare la sede di inserimento.
  16. Avvisare che il paziente sentirà una puntura. Con l’ugnatura (la parte smussa) dell’ago rivolta verso l’alto, inserire l’ago nella vena formando un angolo di 15 gradi con la cute.
  17. Afferrare con fermezza l’ago a farfalla per stabilizzarlo nella vena con la mano non dominante e spingere il dispositivo di puntura nel Vacutainer nel tappo di gomma del primo flacone di raccolta (flacone per anaerobi), fino a che il tappo di gomma del flacone è stato punto. Il sangue defluirà automaticamente nella provetta.
  18. Togliere il laccio appena il sangue defluisce adeguatamente nel flacone.
  19. Continuare a tenere l’ago a farfalla in sede nella vena. Quando il primo flacone è pieno bisogna toglierlo dal Vacutainer e bisogna inserire il secondo flacone. Dopo aver prelevato i campioni per le culture bisogna continuare a riempire le altre provette richieste.
  20. Dopo aver prelevato tutti i campioni di sangue richiesti, togliere l’ultima provetta dal Vacutainer. Mettere un tampone di garza sopra il sito di puntura e togliere lentamente e delicatamente l’ago dalla vena. Inserire la protezione per l’ago. Non esercitare una compressione sul sito se l’ago non è stato rimosso completamente.
  21. Applicare una compressione delicata sulla sede della puntura per 2 o 3 minuti, o fino a quando si ferma il sanguinamento. Quando il sanguinamento si è arrestato bisogna applicare una medicazione adesiva.
  22. Togliere l’attrezzatura e rimettere il paziente in una posizione comoda. Eliminare il Vacutainer e la farfalla nel contenitore per taglienti.
  23. Togliere i guanti ed eseguire l’igiene delle mani e controllare la sede della puntura venosa per osservare la presenza possibile dell’ematoma.
  24. Portare immediatamente il campione in laboratorio.

 

4 Comments

  1. No, dai gente. Gli errori di stampa vanno bene.
    Ma come si fa a non accorgersi nell’elenco del materiale occorrente:
    Tre flaconi di CULTURA per il sangue
    Dai….

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