L’incontinenza urinaria è un fenomeno frequente nell’anziano e si può considerare una vera e propria sindrome geriatrica. L’incontinenza urinaria cronica può essere classificata in incontinenza da stress, da urgenza, mista, da rigurgito e funzionale. Le principali cause di incontinenza urinaria cronica sono le condizioni che interessano le basse vie urinarie, per esempio le infezioni, alcuni farmaci, le situazioni che provocano un aumento della produzione di urina o le malattie che provocano disabilità fisica e rallentano i movimenti oppure disturbi di tipo psicologico.
Per incontinenza urinaria si intende la perdita involontaria di urine. E’ una condizione frequente tra gli anziani e si stima che colpisca più del 20% delle persone oltre gli 80 anni d’età, ma probabilmente il dato è sottostimato. Le stime variano in base al tipo di studio e alle popolazioni (per esempio pazienti ospedalizzati, istituzionalizzati o a domicilio) e la prevalenza aumenta nelle donne, in particolare dopo i 65 anni d’età. Il problema non solo è sottostimato ma è anche male affrontato soprattutto nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali). In uno studio il 15% delle persone ammesse da poco in RSA avrebbe avuto bisogno di una valutazione, il 2,3% aveva sviluppato una incontinenza nelle prime 12 settimane dal ricovero, l’81% aveva una causa reversibile all’ingresso che è stata identificata solo nel 34% dei casi.
I trattamenti erano molto rari ma quasi tutti i pazienti avevano il pannolone e solo il 20% delle raccomandazioni delle linee guida venivano applicate, soprattutto per mancanza di conoscenza delle stesse. L’incontinenza è una vera e propria sindrome geriatrica, tra i fattori di rischio ci sono le modifiche fisiologiche legate all’età, le comorbilità del paziente anziano, le terapie assunte e soprattutto le alterazioni funzionali. L’incontinenza urinaria cronica può essere classificata in incontinenza da stress, da urgenza, mista, da rigurgito e funzionale.
Una classificazione utile per orientare il trattamento è quella che suddivide l’incontinenza tra dipendente, indipendente e sociale. Se indipendente, il paziente è in grado di espletare le sue funzioni senza bisogno di aiuto; se dipendente, riesce a farlo ma con l’aiuto di altri; l’incontinenza sociale è invece la situazione in cui la persona è compromessa dal punto di vista sociale e mentale tanto che riesce a rimanere asciutta solo attraverso il ricorso ad ausili. L’incontinenza urinaria può essere un disturbo cronico oppure transitorio. Gli anziani spesso trascurano i sintomi iniziali, convinti che il problema possa essere non correggibile perché legato all’età.
In generale oltre i 65 anni d’età aumenta l’incontinenza urinaria da urgenza, si riduce quella da stress, rimane stabile quella mista ed è rara quella da rigurgito. L’incontinenza da urgenza è la forma più comune negli uomini, quella da stress dopo un intervento di prostatectomia, soprattutto se radicale.
Fonte: EBN e Zinga “Quesiti Clinico-Assistenziali”