Dopo un’attenta revisione della letteratura basata sulle evidenze scientifiche si è giunti alla conclusione che nessuna scala di valutazione esistente ed utilizzata, è in grado di soddisfare criteri di sensibilità, specificità e predittività per quanto riguarda il rischio di cadute.
Dovendone utilizzare una, siamo ricorsi all’uso della scala di Conley in quanto è quella che ha un alto valore di sensibilità (69%), consentendo di individuare molti pazienti a rischio di cadute che effettivamente cadranno (veri positivi), facilmente comprensibile e veloce nella compilazione permettendo così di discriminare quali pazienti siano maggiormente a rischio di caduta.
Uno degli strumenti più utili in campo di valutazione del rischio di cadute è la scala di Conley.
In questa scala le prime tre domande devono essere rivolte al paziente; in caso il paziente presenti gravi deficit cognitivi o fisici che gli impediscono di rispondere possono essere rivolte ad un familiare o al caregiver o all’infermiere. Occorre poi barrare il valore corrispondente alla risposta fornita e sommare i valori positivi. La risposta “Non so” è da considerare come risposta negativa. A questo link potete trovare la scala e scaricarla in formato PDF: Scala di Conley