Assistenza al paziente colpito da ictus

Nei paesi industrializzati, fra cui l’Italia, l’ictus e la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie e rappresenta la principale causa d’invalidita. Recenti dati fanno inoltre ritenere che l’ictus sia gia diventato, addirittura, la seconda causa di decesso nel mondo. Ogni anno si calcola che in Italia si verifichino oltre 200000 nuovi casi di ictus (incidenza 2-3 paz/anno/1000 abitanti) e che i soggetti che hanno avuto un ictus e sono sopravvissuti, con esiti più o meno invalidanti (prevalenza), siano circa 900000.
T.I.A. ll TIA (“transient ischemic attack”, ovvero, in Italiano, attacco ischemico transitorio) è caratterizzato dalla improvvisa comparsa di disturbi focali, cerebrale o visivo, di durata inferiore alle 24 ore, dovuta ad insufficiente apporto di sangue. Nella sindrome da TIA le caratteristiche, la durata e la ripetitivita della disfunzione neurologica transitoria forniscono informazioni sui meccanismi fisiopatologici; in altri termini i sintomi clinici, i segni e il profilo temporale di un TIA indirizzano sull’origine e sulla sede dell’alterazione patologica arteriosa sottostante. Il termine TIA viene attribuito ad ogni difetto neurologico focale a comparsa improvvisa con recupero completo in meno di 24 ore. L
Segni e sintomi
I sintomi durano pochi minuti, anche se, occasionalmente, possono durare alcune ore (non piu di 24) e regrediscono completamente. Il TIA non e altro che un attacco ischemico di breve durata. E un deficit neurologico o oculare dovuto a trombosi o ad embolia di un’arteria che porta il sangue al cervello. Per definizione la durata deve essere inferiore alle 24 ore. Nella maggior parte dei casi la durata del TIA e di 5-30 minuti.
Le manifestazioni neurologiche piu frequenti di un TIA sono: una paresi degli arti da un lato: puo essere interessato anche un arto soltanto; un disturbo della parola da solo o associato alla paresi; uno
sdoppiamento delle immagini, nausea, barcollamento e sonnolenza; cedimento improvviso delle gambe con caduta a terra senza perdita di coscienza; la perdita improvvisa della vista in un occhio, che regredisce lentamente dopo alcuni minuti.
La breve durata dei sintomi, ma soprattutto la loro completa reversibilita, permette di differenziare il TIA dall’Ictus. Nel sospetto che ci si trovi in presenza di un TIA bisogna contattare immediatamente il proprio medico che, dopo accurata indagine clinica, confermato il sospetto diagnostico, richiederà gli accertamenti piu opportuni da eseguirsi nel piu breve tempo possibile (24-48 ore) per la definizione della patogenesi.
Comunque in caso di TIA recente, la valutazione immediata in ospedale e sempre consigliabile ed il ricovero e indicato quando gli attacchi siano subentranti o di durata superiore ad un’ora o quando sia nota una possibile fonte embolica (arteriosa o cardiaca).
L’ictus (in inglese “stroke”), detto anche “accidente cerebro-vascolare” e una malattia caratterizzata dalla insorgenza, di solito improvvisa, di un disturbo neurologico, di durata superiore a 24 ore, che puo interessare una parte del corpo, la parola, la visione, dovuta ad una alterazione della circolazione cerebrale. E’ la conseguenza del danneggiamento di un’arteria, che porta il sangue ossigenato al cervello. L’ictus ischemico rappresenta la forma piu frequente di ictus (80% circa), mentre le emorragie comprendono
la percentuale restante. Gli ictus ischemici sono piu frequenti nei maschi con eta media ampiamente
superiore ai 70 anni. L’ictus (o stroke) viene definito come un accidente neurologico risultante da uno dei processi patologici suddetti. L’ischemia puo essere dovuta a:

  • trombosi cerebrale (l’occlusione di un vaso dovuta a trombo o embolo, provoca un danno ischemico a valle del punto di occlusione stesso);
  • emorragia cerebrale (l’arteria si puo rompere quando e lesionata o indebolita)

Segni e sintomi
Un ictus puo manifestarsi in diversi modi: piu frequentemente con la comparsa improvvisa di una debolezza (ipostenia) oppure una difficolta a muovere un arto (paresi). Di solito il disturbo interessa meta corpo (faccia, braccio e gamba). Molto spesso a cio si associa, soprattutto se il lato del corpo colpito e quello destro, una difficolta a parlare o a comprendere le parole (afasia). In casi piu gravi, la persona colpita puo presentare perdita di coscienza improvvisa (o coma), preceduta o meno da forte mal di testa o vomito.
Valutazione neurologica del paziente:

  1. Paresi facciale: chiedere al paziente di sorridere o di mostrare i denti e notare se entrambi i lati della faccia
    si muovono ugualmente (normale) o se un lato non si muove bene come l’altro (non normale).
  2. Deficit motorio degli arti superiori: chiedere al paziente di estendere gli arti superiori per 10 secondi
    mentre tiene gli occhi chiusi e notare se gli arti si muovono alla stessa maniera (normale) o se uno non si
    muove o cade, quando confrontato all’altro (non normale).
  3. Anomalie del linguaggio: chiedere al paziente di ripetere una frase e notare se il paziente usa le parole correttamente con linguaggio fluente (normale) o se strascica le parole o usa parole inappropriate o e incapace di parlare (non normale).

L’alterazione di ciascuno dei tre segni e fortemente suggestiva per un ictus
Come bisogna comportarsi  di fronte a un paziente con probabile ICTUS

  1. Valutazione della sicurezza (autoprotezione)
  2. Valutazione delle funzioni vitali come visto nel B.L.S.; se assenti iniziare BLS
  3. Controllare in particolare la pervieta delle vie aeree
  4. Monitorare i parametri vitali (saturazione, pressione arteriosa, frequenza cardiaca)
  5. Somministrare O2 ad alti flussi
  6. valutazione del livello di coscienza secondo la scala AVPU
  7. valutazione del diametro delle pupille ed eventuale anisocoria
  8. Mantenere calmo il paziente
  9. Trasportare in posizione semiseduta, coprendo il paziente
  10. proteggere le estremita paralizzate, per evitare traumi durante il trasporto
  11. Non somministrare nulla per via orale
  12. Parlare al paziente e continuare ad osservarlo.

 
Fonte: www.biancofrancesco.altervista.org