La Macmillan ammonisce i pazienti riguardo false informazioni ed ingannevoli cure contro il cancro online.
Una charity (ente di beneficenza, N.d.A) attiva nella lotta contro il cancro ha creato un ruolo di infermiere specialista del digitale per aiutare a combattere false informazioni, nonché diagnosi contro il cancro e cure inaffidabili ottenute online.
Ellen McPake, un’infermiera specialista in oncologia con più di 35 anni di esperienza, ha iniziato ad Agosto il nuovo ruolo presso la Macmillan Cancer Support. Il suo compito consiste specificamente nel rispondere online a domande di pazienti affetti da cancro, sulle piattaforme di social media della Maclellan e sulla sua community online.
La charity è preoccupata che alcuni pazienti vadano via dagli appuntamenti senza le informazioni di cui hanno bisogno e che si rechino su siti inaffidabili, che potrebbero lasciarli inutilmente spaventati o metterli a rischio di provare cure ingannevoli.
Cure da ciarlatani.
Ms McPake ha fornito un esempio del risultato della ricerca “cure per il cancro” online, che restituisce pagine di informazioni relative all’assunzione di bicarbonato di sodio.
Ha poi affermato: “C’è un sacco di cattiva informazione lì fuori. Stiamo provando a dire di di essere consapevoli che non tutto quello che si trova online è necessariamente vero.
Dal momento che sempre più persone cercano informazioni riguardo al loro cancro online, vogliamo che sappiano che charities come la Macmillan sono disponibili a fornire consigli attendibili sulla loro salute.
Io sono online per far sì che le persone affette da cancro disoongano di una vera persona a cui fare riferimento online per informazioni riguardo ai sintomi, alla diagnosi di cancro ed al trattamento”.
I risultati della ricerca.
Una ricerca condotta dalla Macmillan ha scoperto che:
Oltre due quinti dei pazienti con cancro cercano informazioni riguardo la loro diagnosi online;
Di questi, 1 su 8 ha affermato che si recavano online perché non avevano capito ciò che gli era stato riferito riguardo alla loro patologia;
Circa 60.000 Britannici con cancro hanno pensato che sarebbero morti dopo aver cercato informazioni online riguardo la loro patologia.
Mondo digitale.
Ms McPake, che ha precedentemente lavorato per la linea di supporto telefonico della Macmillan, ha già tenuto alcune sessioni di domande e risposte su Facebook.
“Le persone hanno reagito molto positivamente. La prima sessione ha avuto oltre 50.000 visualizzazioni e molte condivisioni e commenti positivi. Il mondo digitale si sta espandendo e sempre più persone stanno cercando nuovi modi per connettersi e trovare risposte”.
Il joint chief medical officer (equivalente del Direttore Sanitario, n.d.A.) del Macmillan, Jane Maher, ha affermato: “È completamente naturale che le persone vogliano cercare su Google la loro diagnosi, quando viene loro comunicata la diagnosi di cancro. Ma con innumerevoli statistiche non verificate, notizie fasulle e storie terrificanti su Internet, finire sul sito sbagliato può essere realmente preoccupante”.
Trattamenti consolidati.
Questo può lasciare le persone a far dipendere le proprie speranze da pericolose cure di ciarlatani, od a sottostimare il beneficio di trattamenti consolidati. La charity sta inoltre prevedendo che i professionisti sanitari ricevano maggiore formazione su quale informazione digitale sia disponibile, in modo da indirizzare i pazienti su siti verificati.
La Professoressa Maher ha aggiunto: “Quando qualcuno apprende di avere il cancro, è realmente importante che i professionisti sanitari spieghino ai pazienti in modo esauriente il significato della loro diagnosi ed il supporto disponibile. Devono inoltre essere in grado di indirizzare i pazienti su risorse online verificate, così da non lasciarli esposti ad informazioni scorrette od ingannevoli”.
https://rcni.com/primary-health-care/newsroom/news/macmillan-warns-patients-about-false-information-and-fake-cancer-cures-online-121671?utm_source=Adestra