“Beata te, Nadia Toffa, che vivi in un mondo in cui avere il cancro fa sentire fighi”
Il messaggio su Facebook dell’utente Catia Brozzi fa migliaia di condivisioni
“Beata te, cara Nadia che vivi su un altro pianeta, un pianeta dove avere il cancro fa sentire fighi”. In un post apparso su Facebook e condiviso al momento quasi 100mila volte, un’utente ha voluto rispondere alle parole di Nadia Toffa, che, durante una puntata delle Iene, ha confessato di aver combattuto e sconfitto un cancro.
“In questi due mesi mi sono curata, ho fatto la chemioterapia e la radioterapia dopo l’operazione”, ha detto in diretta su Italia, “Mi hanno tolto il cento per cento di quel cancro, ma ho fatto le terapie preventive perché poteva essere rimasta una cellula malata non ci si deve vergognare, non mi devo vergognare neppure di questa parrucca che indosso. Non trattateci da persone malate, siamo dei guerrieri. Chi combatte contro il cancro è un figo pazzesco”.
Il suo discorso è stato applaudito e apprezzato da personaggi del mondo dello spettacolo e persone comuni, ce si sono unite al suo appello, raccontando a loro volta la propria personale storia. Da qualche giorno, però, su internet si è diffuso un messaggio che in parte critica il suo intervento, lasciando intendere che la notorietà delle conduttrice abbia favorito una trafila più semplice.
“Beata te cara Nadia Toffa che in due mesi hai scoperto di avere un tumore, hai fatto l’intervento, chemio e radio, sei già al lavoro e ti dichiari guarita”, scrive l’utente Catia Brozzi, dopo aver premesso di essere una fan della Toffa, “Sai, qui, nel mondo di noi comuni mortali, ci sono persone che in due mesi non riescono neanche ad avere una diagnosi, dati i tempi biblici delle prenotazioni ospedaliere, magari muoiono ancor prima di sapere di che male soffrissero. Qui ci sono persone che dopo addirittura decine di anni, quando ormai tutte le statistiche di questo (sporco) mondo li davano finalmente per GUARITI hanno ricominciato tutto daccapo”.
Il “qui” al quale fa riferimento Brozzi è quello che lei definisce il mondo reale, dove “curarsi è un terno al lotto”. E per Brozzi, che riceve il supporto degli altri utenti dei social, a essere “fighi” non sono i malati di cancro
Qui, esistono realmente persone fighe, e sai chi sono secondo me? Sono le persone che assistono un malato oncologico. Sono quelli che devono mantenere il sorriso, ogni giorno mentre corrono da un ospedale all’altro in cerca di risposte. Sono quelli che decidono anche di mentire guardando negli occhi la persona amata, ripetendo che andrà tutto bene mentre il loro cuore batte così forte che rischiano di trovarselo fuori dal petto. Le persone fighe, sono quelle che tengono per mano, per una notte intera la persona amata, sapendo bene che quella potrebbe essere l’ultima notte. Le persone fighe, sono quelle che hanno deciso di accompagnare gli ultimi istanti di quella persona, cantando una ninna nanna…magari proprio quella che lei cantava a te da bambina. Le persone fighe, sono anche quelle che l’ultima notte restano in disparte, perché sanno bene che il Loro cuore non reggerebbe alla vista dell ultimo respiro. Le persone fighe sono quelle che restano lì per prendersi l’ultimo respiro, nonostante sappiano che quell’ultimo respiro non permetterà più loro, in seguito, di respirare con naturalezza. I malati no, cara Nadia, loro non sono fighi e non credo neanche si sentano fighi. Sono solo PERSONE che vorrebbero essere trattate dai medici come tali e non come semplici casi da inserire nelle loro maledettissime statistiche , sono persone che non vorrebbero perdere la loro dignità , cosa alla quale sono invece condannate dal progredire della malattia. Beata te cara Nadia…che vivi su un altro pianeta , un pianeta dove avere il cancro fa sentire fighi.