Fumo, i divieti efficaci per la salute dei bambini

7 anni ago

I minori e il fumo passivo

Negli ultimi anni in Italia il legislatore ha adottato delle importanti misure per limitare l’impatto del fumo passivo sulla salute. Ad esempio la storica legge anti-fumo del 2003, con cui si è imposto il divieto di fumare nei locali pubblici chiusi, che ha avuto i suoi frutti con una riduzione del numero di fumatori (in dieci anni, secondo l’Istat, si è passati dal 23,8% al 19,5% nel 2014) e anche del numero di infarti del 5% annuo, ricorda il ministero della Salute. Nel 2016 con un decreto legislativo si è invece introdotto, fra le altre disposizioni, il divieto di fumare nelle automobili in presenza di minori o donne in gravidanza.
I bambini sono infatti i soggetti più vulnerabili di fronte all’esposizione al fumo di sigaretta. Basti pensare, come ricordano gli autori della ricerca, che nel mondo la metà dei bambini è regolarmente esposta al fumo passivo e che il 28% delle 600.000 morti associate al fumo passivo si verificano tra questi: «Per un minore i rischi associati al fumo passivo cominciano già durante la gravidanza se la mamma fuma. Inoltre respirare fumo passivo può aumentare il rischio di affezioni come bronchite, polmonite e asma, oltre ai danni sul sistema circolatorio», sottolinea la dottoressa Siracusano.
«Per questo motivo vanno incoraggiate tutte le misure possibili per portare avanti con successo la lotta al fumo di sigaretta anche grazie a misure di legge e all’aumento di tasse e prezzi sui pacchetti di sigarette. In questo modo si può scoraggiare sempre di più questa dipendenza, come sottolineato dai massimi esperti internazionali a cominciare dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità», conclude la specialista.
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