Lo annuncia l’assessore a Lavoro e Formazione del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, sottolineando che “entro l’autunno saranno 300 gli Oss pronti a essere inseriti nel servizio sanitario, nelle strutture residenziali, semiresidenziali e nei servizi domiciliari, così come previsto dalle nuove normative. Entro la primavera del 2019, inoltre, saranno disponibili altri 180 operatori”.
“Di concerto con la direzione Salute – evidenzia Rosolen – vigileremo su modalità e gestione dei tirocini organizzati da enti privati accreditati per garantire omogeneità e completezza dei corsi di formazione, sia per il personale destinato al servizio sanitario sia ai fabbisogni di cooperazione sociale”.
“Si tratta – aggiunge l’assessore – di percorsi diversi: i nostri sono corsi gratuiti, quelli dei privati implicano un pagamento. A noi preme assicurare la qualità del servizio r la professionalità degli operatori. Per il triennio 2019-22, inoltre, intendiamo aumentare i fondi destinati alla formazione e semplificare le procedure per la selezione”.
“I corsi – prosegue Rosolen – sono destinati a persone disoccupate che, conseguita la qualifica di operatore socio-sanitario, potranno accedere immediatamente al mercato del lavoro. Il settore dei servizi socio-sanitari, comprensibilmente, non è stato minimamente sfiorato dalla crisi, ma, anzi, continua a offrire opportunità occupazionali a persone dotate di qualifiche specifiche”.
“I prossimi corsi – spiega l’assessore – verranno realizzati a Trieste, Udine, Gorizia, Latisana, Pordenone e Tolmezzo: anche sotto il profilo logistico si tratta di una soluzione accessibile ai cittadini di tutto il territorio”.
Gli enti di formazione accreditati dalla Regione presso i quali, a partire da settembre, potranno essere chieste tutte le informazioni per le iscrizioni, sono Enaip Fvg per i corsi con sede a Trieste e a Gorizia, l’Indar per il corso a Latisana, Indar e Ires per i corsi a Udine, la Fondazione Opera Sacra Famiglia per Pordenone e Cramars per Tolmezzo.
Per la realizzazione del programma di formazione di nuovi Oss il finanziamento previsto è di 1,3 mln di euro. La partecipazione ai corsi sarà completamente gratuita. Agli allievi sarà anche erogata un’indennità oraria di presenza di 2,30 euro per tutte le ore di presenza al corso che ha un obbligo di frequenza del 90% del monte ore complessivo”.
“Questa ulteriore attività formativa – ricorda Rosolen – si affianca a un altro programma specifico riguardante la realizzazione di corsi di Misure compensative per il conseguimento della qualifica di Oss già avviato da alcuni anni e con il quale diamo la possibilità di diventare Oss al personale addetto all’assistenza ma ancora privo del titolo richiesto e, pertanto, a rischio di disoccupazione”.
“Di fatto – precisa l’assessore – abbiamo creato due canali di formazione: uno per persone disoccupate e un secondo per chi ha già maturato un’esperienza sul campo ma necessita di un riconoscimento ufficiale per proseguire nella sua attività lavorativa con, in aggiunta, un percorso che dovrebbe completare il bagaglio di competenze maturato con anni di lavoro e accrescerne la professionalità , con evidenti ricadute positive sulla qualità dei servizi erogati alla popolazione più fragile”.
“Rispetto al passato – conclude Rosolen – oggi, serve la qualifica di Oss per operare nel settore dei servizi socio-sanitari. Dal 2012 la Regione ha formato oltre 3mila persone, già impiegate nel comparto ma sprovviste di titolo. Nei prossimi anni potenzieremo i nostri interventi, garantendo fondi e progetti per una formazione completa e per dare risposta alle richieste della cittadinanza”.
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