Si è parlato di aggressioni a medici e infermieri in un apposito incontro tra l’ordine dei medici di Latina e l’Ordine delle Professioni Infermieristiche. Vi hanno partecipato per i medici, il presidente Giovanni Maria Righetti e la vice Rita Salvatori, e Annunziata Piccaro, presidente dell’organizzazione degli infermieri.
È stata l’occasione per il presidente Giovanni Maria Righetti per diffondere i dati di questo preoccupante fenomeno. Se ne è parlato infatti il 13 settembre scorso a Bari in una iniziativa della Federazione Nazionale (FNOMCeO).
Secondo un sondaggio infatti, Il 50% degli intervistati ha subito, nell’ultimo anno, aggressioni verbali; il 4% è stato vittima di violenza fisica. Alla ricerca hanno risposto 5.000 professionisti sanitari, per il 73% medici, e per il 56% donne, provenienti da tutta Italia.
Altre risposte danno la misura di quanto il fenomeno sia preoccupante e in un certo senso radicato. Più del 56% di chi ha subito violenza infatti ritiene che l’aggressione potesse essere prevista, anche se il 78% degli intervistati non sa se esistano o meno procedure aziendali per prevenire o gestire gli atti di violenza. Oltre il 38% degli operatori sanitari si sente poco o per nulla al sicuro e più del 46% è abbastanza o molto preoccupato di subire aggressioni.
Esiste comunque l’Osservatorio sulla sicurezza degli operatori sanitari di cui fanno parte gli Ordini dei Medici e degli Infermieri che ha il compito di osservare e combattere il fenomeno.
“Uno dei dati a nostro avviso più allarmanti – spiega il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – è la rassegnazione che emerge dalle risposte dei nostri colleghi: il 48% di chi ha subito un’aggressione verbale ritiene l’evento ‘abituale’, il 12% ‘inevitabile’, quasi come se facesse parte della routine o fosse da annoverare tra i normali rischi professionali. Le percentuali cambiano di poco in coloro che hanno subito violenza fisica: quasi il 16% ritiene l’evento ‘inevitabile’, il 42% lo considera ‘abituale’”.
Medici ed infermieri di Latina vogliono approfondire ulteriormente l’argomento. Per questo si sta organizzando per il prossimo 23 novembreuna giornata dedicata alle aggressioni a medici e infermieri a cui potrebbe partecipare Presidente Nazionale della FNOMCeO Filippo Anelli.
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È stata l’occasione per il presidente Giovanni Maria Righetti per diffondere i dati di questo preoccupante fenomeno. Se ne è parlato infatti il 13 settembre scorso a Bari in una iniziativa della Federazione Nazionale (FNOMCeO).
Secondo un sondaggio infatti, Il 50% degli intervistati ha subito, nell’ultimo anno, aggressioni verbali; il 4% è stato vittima di violenza fisica. Alla ricerca hanno risposto 5.000 professionisti sanitari, per il 73% medici, e per il 56% donne, provenienti da tutta Italia.
Altre risposte danno la misura di quanto il fenomeno sia preoccupante e in un certo senso radicato. Più del 56% di chi ha subito violenza infatti ritiene che l’aggressione potesse essere prevista, anche se il 78% degli intervistati non sa se esistano o meno procedure aziendali per prevenire o gestire gli atti di violenza. Oltre il 38% degli operatori sanitari si sente poco o per nulla al sicuro e più del 46% è abbastanza o molto preoccupato di subire aggressioni.
Esiste comunque l’Osservatorio sulla sicurezza degli operatori sanitari di cui fanno parte gli Ordini dei Medici e degli Infermieri che ha il compito di osservare e combattere il fenomeno.
“Uno dei dati a nostro avviso più allarmanti – spiega il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – è la rassegnazione che emerge dalle risposte dei nostri colleghi: il 48% di chi ha subito un’aggressione verbale ritiene l’evento ‘abituale’, il 12% ‘inevitabile’, quasi come se facesse parte della routine o fosse da annoverare tra i normali rischi professionali. Le percentuali cambiano di poco in coloro che hanno subito violenza fisica: quasi il 16% ritiene l’evento ‘inevitabile’, il 42% lo considera ‘abituale’”.
Medici ed infermieri di Latina vogliono approfondire ulteriormente l’argomento. Per questo si sta organizzando per il prossimo 23 novembreuna giornata dedicata alle aggressioni a medici e infermieri a cui potrebbe partecipare Presidente Nazionale della FNOMCeO Filippo Anelli.
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