Detenuto aggredisce infermiere e poi appicca fuoco in carcere

Un giovane detenuto extracomunitario con problemi psichici aggredisce un infermiere, poi si pratica da solo dei tagli sulle braccia con una lametta e infine appicca il fuoco ad un materasso, nella cella dove era stato rinchiuso dopo l’aggressione all’infermiere e gli atti di autolesionismo. E’ quanto accaduto giovedì sera nel carcere di Ragusa, dove l’atteggiamento minaccioso del detenuto immigrato ha causato notevole scompiglio, determinando notevoli rischi per il personale di polizia penitenziaria, per quello sanitario e per gli altri detenuti.
Alla luce di ciò la Cisl Fns ha proclamato lo stato di agitazione, quale conseguenza delle problematiche attinenti all’inadeguatezza dell’organico complessivo della struttura penitenziaria, riservandosi di procedere con azioni eclatanti di protesta se le autorità competenti non prenderanno i dovuti provvedimenti. Lo rende noto lo stesso sindacato con una nota a firma del segretario generale aggiunto Lorenzo Pagano.
Non è la prima volta che la casa circondariale di Ragusa è teatro di simili episodi e, nel caso in oggetto, non è accaduto il peggio solo grazie al tempestivo intervento e alla prontezza di spirito di alcuni poliziotti presenti, che, afferrati gli estintori, hanno subito spento il principio di incendio prima che causasse danni maggiori. Il fumo tossico sprigionatosi dal materasso aveva difatti cominciato ad invadere l’ambiente, rendendo l’aria irrespirabile. Poi sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l’area interessata dal principio di incendio.
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