L’autodiagnosi per la fertilità maschile

6 anni ago

L’autodiagnosi per la fertilità maschile

Quando una coppia non si riesce a concepire un bambino, per lungo tempo, si comincia a parlare di infertilità. La percentuale delle coppie che riscontra questo problema è di circa il 15% e la causa è
equamente ripartita tra uomo e donna.
I test di autodiagnosi non sono un’esclusiva dell’universo femminile, anche il liquido seminale può essere trattato con un’analisi di questo tipo. Come funziona e cosa rileva però un test di fertilità maschile?
Il self-test permette di determinare se lo sperma ha un’attività normale o meno. Questo test di fertilità maschile permette di individuare la motilità degli spermatozoi, un fattore chiave, differenziando quelli mobili da quelli non mobili.
Un kit semplice e rapido che permette di ottenere un risultato accurato e con risultati di veridicità del 90%. Il potenziale di fertilità può essere quindi facilmente individuabile ma quali sono le ragioni dell’infertilità?

Cause

Quando la capacità riproduttiva dell’uomo è ridotta si parla di infertilità maschile. Le cause riguardano principalmente un’insufficiente produzione di spermatozoi o anomalie degli stessi. In particolare,
la già citata motilità o la morfologia, che può essere alterata.
Cause genetiche, infezioni, malattie sessualmente trasmissibili, varicocele, disfunzione erettile, chirurgia, traumi, stile di vita ed inquinamento, tra le molte possibili ragioni di una disfunzione di questo tipo. Non ci sono sintomi o cure comuni e generiche a cui fare riferimento, molto dipende dall’individuazione
dell’origine del problema.
Ci sono inoltre delle distinzioni da fare anche riguardo i livelli di infertilità e riguarda sia l’universo femminile che quello maschile. Quella primaria riguarda chi non ha ancora avuto figli, la secondaria colpisce chi già ne ha avuti. Ed è bene anche sapere che si comincia a considerare questo argomento, dopo almeno un anno di rapporti non protetti e mirati che non hanno portato al concepimento.

Verificare

Il self-test è un metodo di discreto, immediato e valido per capire se c’è la presenza o meno di una problematica. In questo caso, può essere un primo passo per accertarsi riguardo una delle questioni fondamentali nella tematica della fertilità maschile cioè la concentrazione di spermatozoi mobili. La
quantità adeguata di quest’ultimi nel liquido seminale è di cruciale ai fini del concepimento.
La ridotta motilità si chiama astenospermia, l’alterazione della concentrazione invece si chiama oligospermia. Si parla invece di azoospermia quando gli spermatozoi non sono presenti nel liquido seminale. La caratteristica unica di questo test è proprio quella di riuscire a misurare la motilità dello sperma. Innovativo, preciso, rapido e di facile utilizzo.

Lascia un commento

Your email address will not be published.