Ennesima aggressione in danno del personale del Pronto Soccorso della clinica “Villa dei Fiori”. A farne le spese, questa volta, era un infermiere, aggredito all’interno dello sportello dedicato al triage alla presenza di decine di persone in attesa di essere visitate.
A mettere a segno il raid era una donna, forse residente a Casalnuovo di Napoli, che era giunta pochi minuti prima dinanzi allo sportello del triage, chiedendo di essere visitata d’urgenza da un ortopedico ad una mano, senza farsi identificare. Per entrare prendeva a calci le porte d’ingresso ai box del Pronto Soccorso e come una furia scatenata si lanciava contro l’infermiere addetto al triage, dopo aver attraversato l’intero corridoio. La vittima di turno veniva colpita con un telefonino alla fronte, riportando una profonda ferita lacero-contusa, medicata dai sanitari del Pronto Soccorso, quando nella struttura tornava la calma.
“La colpa“ dell’infermiere era stata quella di pretendere di identificare compiutamente la donna, giunta con un dolore ad una mano. L’episodio accadeva durante il turno pomeridiano.
Ovviamente subito dopo venivano allertati i Carabinieri della locale stazione, che inviavano una pattuglia sul posto. I Militari dell’Arma raccoglievano la denuncia dell’infermiere malmenato ed insultato ed acquisivano le immagini dell’impianto di videosorveglianza, posto a protezione della struttura sanitaria e dei pazienti stessi, che avevano ripreso le fasi dell’aggressione, dalle quali era visibile il volto dell’aggressore.
Nelle scorse settimane era stata aggredita l’addetta alla ricezione dati del presidio ospedaliero, che aveva “osato” informare la richiedente del tempo d’attesa.
Tutto ciò accadeva nella mattinata, poco prima di mezzogiorno, quando all’interno del Pronto Soccorso c’erano almeno una ventina di pazienti in trattazione. L’aggressore, anche in questo caso una giovane donna, che accompagnava una parente, a cui era stato assegnato il codice bianco, non contenta della tempistica, dopo aver vomitato gratuite accuse contro l’addetta, iniziava ad andare in escandescenze e si infilava nel box della ricezione, colpendo l’infermiera con alcuni pesanti schiaffi.
La “paziente” non si preoccupava neanche della presenza del personale medico e infermieristico, allontanandosi subito dopo dalla stessa stanzetta e lasciando l’infermiera attonita e basita, ma sopratutto tramortita. La donna furiosa, continuando a gridare, tornava fuori allontanandosi indisturbata, avendo la consapevolezza dell’impunità.
Per lunghissimi minuti, che per tanti sono sembrati un’eternità nella stanza, dove c’è anche il medico responsabile dell’Osservazione breve intensiva (Obi), calava un silenzio tombale.
“Siamo stanchi – diceva uno degli addetti al Pronto Soccorso – di essere vittime inermi ogni giorno di aggressioni gratuite e senza senso”.
Da mesi ormai la proprietà di Villa dei Fiori sta cercando di mettere in atto tutta una serie di attività di prevenzione, ma purtroppo e nonostante l’impegno del personale medico e paramedico, nulla è cambiato. La Direzione sanitaria, nei mesi scorsi, aveva provveduto ad affidare il servizio di reception ad una società specializzata nella sicurezza, ma sembra che l’assistenza non abbia dato i frutti sperati. La sera va di male in peggio, sopratutto nel fine settimana, quando il Pronto Soccorso viene preso d’assalto soprattutto dai giovanissimi, molti dei quali arrivano con problemi legati alla droga o all’alcool.
“Quel turno è un vero e proprio incubo. Si fatica il doppio e sotto tensione. Insomma si fa quasi a gara, a dar prova del proprio livello di inciviltà”.
Naturalmente le Forze dell’Ordine stanno cercando di fare del proprio meglio, ma non sempre le richieste di intervento vengono tempestivamente evase. Per la suddetta vicenda veniva presentata dalla vittima, che svolge un pubblico servizio, una denuncia per lesioni. Di certo c’è che, quello della sicurezza, resta un problema nel presidio ospedaliero.
Infatti torna sempre alla ribalta la questione sicurezza al presidio ospedaliero di eccellenza acerrano, dove già nei mesi scorsi e, nonostante la presenza delle telecamere e delle porte speciali, si erano verificati episodi analoghi. Si continua a prendere di mira il personale di servizio, che ha come obiettivo la tutela della vita, di quanti necessitano di cure sanitarie.
Il manager della struttura sanitaria già spiegò “di aver affidato la sicurezza del personale ad un istituto di polizia privato, ma che se non c’è comprensione e senso civico da parte delle persone, diviene davvero complicato fare il nostro lavoro, che è molto delicato”.
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