Aggressione a un infermiere, la notte scorsa alla Rems (Residenza per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria) di Naso in provincia di Messina. Un paziente, ricoverato nella struttura che ospita gli ex detenuti degli ospedali psichiatrici, si è scagliato contro un infermiere sferrandogli un pugno al volto e provocandogli contusioni all’arcata sopraccigliare e trauma distorsivo al primo dito della mano sinistra: ferite giudicate guaribili in 13 giorni. L’infermiere aggredito è stato medicato al pronto soccorso di Sant’Agata Militello. Secondo una prima ricostruzione lo scontro sarebbe stato originato dal tentativo di far rispettare al paziente il divieto di fumare imposto agli assisti dopo le ore 21.
A denunciare l’aggressione è stata la Uil Fpl di Messina che lamenta la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro: la siglia sindacale in passato, aveva denunciato la mancata sicurezza nei luoghi di lavoro ed in particolare nella struttura che ospita gli ex detenuti degli ospedali psichiatrici. Le denunce del sindacato, ha dichiarato il segretario generale messinese Giuseppe Calapai non sono state solo rivolte all’Asp, ma anche all’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza.
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