Trenta giorni di prognosi per un infermiere e trenta per un addetto ai servizi di Pronto soccorso.
E’ questo il bilancio di una nottata al presidio del Pugliese – Ciaccio di Catanzaro, una nottata durante la quale i nervi sono saltati e dalle parole si è passati ai fatti.  Sono da poco trascorse le due di notte quando un addetto del Pronto Soccorso chiama un paziente che era stato già sottoposto ad un esame per un dolore addominale. L’uomo inizia a dare segni di nervosismo e i tentativi dell’operatore sanitario di calmarlo risultano vani. L’uomo si avvicina troppo all’operatore con fare minaccioso e inizia ad insultare e a spintonare, a quel punto interviene un infermiere che prova a riportare la calma ma per tutta risposta riceve un pugno che lo fa letteralmente barcollare a terra. Setto nasale rotto e altre contusioni la diagnosi per l’infermiere.
A quel punto si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, allertate e giunte sul posto. I carabinieri hanno acquisito i verbali di Pronto Soccorso per ricostruire l’accaduto. La sicurezza nel presidio ospedaliero resta un punto nevralgico nella gestione di quello che è il cuore del Pugliese Ciaccio. Le guardie giurate non sono preposte all’intervento in questo tipo di situazioni, ma è evidente che situazioni a limite corrono il serio rischio di degenerare e non ci si può affidare sempre alla fortuna nella speranza che non accada nulla di grave.