Nel 2018 sono state 4.060 le assunzioni nella sanità pubblica dell’Emilia-Romagna, con oltre 1.500 stabilizzazioni: contratti, tutti a tempo indeterminato, per mille medici e tremila tra infermieri, ostetriche e tecnici. Gli ingressi nelle strutture della sanità emiliano-romagnola, se sommati a quelli del 2016 e 2017, sfiorano quota 9.000 unità. E’ il bilancio di fine anno stilato da viale Aldo Moro, con un investimento di oltre 24 milioni di euro per stabilizzazioni, conferme dei contratti in essere, nuove assunzioni e copertura del turnover al 120% (“con punte del 150% per gli infermieri e di poco inferiori al 130% per i medici”, sottolinea la nota).
“Garantire ai cittadini servizi sempre migliori, questo è il nostro obiettivo”, sottolineano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi. Si tratta di “immettere forze nuove nei nostri ospedali, ma anche di dare certezze lavorative, con stabilizzazioni e assunzioni a tempo indeterminato, a chi già opera dentro il nostro servizio sanitario regionale”. Inoltre, ricordano poi Bonaccini e Venturi, “nuove assunzioni sono previste nel 2019 e continueremo a lavorare per qualificare, specializzare, irrobustire ulteriormente la nostra sanità, pubblica e universalistica, rispettando un impegno preso a inizio mandato che stiamo mantenendo e rilanciando”.
Il maggior numero di assunzioni del 2018 è a Bologna, con quasi un migliaio di persone reclutate. Nel dettaglio in provincia di Piacenza sono state 303 le assunzioni in sanità, di cui 93 stabilizzazioni; 510 a Parma, di cui 221 stabilizzazioni. Per Reggio Emilia sono 585 (291 le stabilizzazioni), 484 nel territorio di Modena, di cui 251 stabilizzazioni. A Bologna le assunzioni hanno raggiunto quota 984, di cui 138 stabilizzazioni, a Ferrara 258 (65 stabilizzazioni). Infine, per la Romagna, le assunzioni sono state 936, di cui 507 stabilizzazioni.