Lettera del presidente del Sis 118 Mario Balzanelli al presidente di Ferrovie Gianluigi Vittorio Castelli per chiedere subito un sistema di soccorso sui treni italiani. “Ogni giorno 5 milioni di persone prendono il treno, chiedo di assicurare ai cittadini, con carattere uniforme su tutto il territorio nazionale, di standard adeguati di cardioprotezione con la collocazione sui treni, di defibrillatori semiautomatici (DAE) e di personale formato”.
Il presidente del 118 spiega l’importanza sui convogli di personale addestrato alle competenze della rianimazione cardiorespiratoria di base (certificazione BLSD): “In caso di arresto cardiaco improvviso, evento che può colpire chiunque anche senza la comparsa di sintomi premonitori, in qualsiasi fascia d’età, tra i milioni di persone che ogni giorno viaggiano sui treni, il soccorso immediato entro e non oltre i primi 3 minuti fa la differenza tra la vita e la morte”. E aggiunge: “In questi casi, la tempestività e l’appropriatezza del soccorso sono fondamentali, poiché l’intervento di soccorso dell’ambulanza del 118 territoriale trova in questi casi, come oggi accade di norma, condizioni cliniche del paziente caratterizzate da bassissime possibilità di recupero alla vita”.