Erano accusati di avere somministrato, abusivamente, sedativi agli anziani ricoverati alla residenza sanitaria “Pii istituti unificati” di Belgioioso per farli dormire e garantirsi turni di notte più sereni. Tre infermieri sono comparsi davanti al giudice dell’udienza preliminare: due sono stati rinviati a giudizio e uno ha patteggiato due anni.
A patteggiare la pena è stato Erminio Cassinelli, 58 anni, di Albuzzano, difeso dall’avvocato Giorgio Germani. Sono state invece rinviate a giudizio all’udienza del prossimo 8 aprile Giovanna Brocchi, 44 anni, di Santa Cristina e Paola Ciceri, 46 anni, di Belgioioso, entrambe difese dall’avvocato Federica Ramaioli. L’istituto si è invece costituito parte civile con l’avvocato Fabrizio Gnocchi.
Le contestazioni
A tutti e tre gli imputati erano contestati l’esercizio abusivo della professione medica e i maltrattamenti ai danni degli anziani ricoverati. Cassinelli era imputato anche di appropriazione indebita per essersi impadronito di farmaci e materiale sanitario di proprietà dei Pii istituti.
Originariamente l’accusa era stata formulata anche nei confronti di un quarto infermiere che, nel frattempo, è deceduto. Parti offese, nel fascicolo che è arrivato all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare, Luisella Perulli, sono tre persone di 79 anni e una di 80 anni, oltre naturalmente all’istituto di Belgioioso.
Le indagini erano state condotte dai Nas, coordinati dal procuratore aggiunto Mario Venditti, e avevano portato alle tre contestazioni. Gli infermieri in concorso tra loro, secondo la ricostruzione dell’accusa avrebbero – appunto – esercitato abusivamente la professione di medico somministrando agli anziani pazienti della struttura di Belgioioso farmaci che non erano stati prescritti dal medico, oppure farmaci prescritti, ma con un dosaggio superiore rispetto a quello indicato dallo stesso medico. Le somministrazioni venivano pianificate la mattina ed erano destinate ad avere efficacia nella notte successiva.
Notti serene
In questo modo gli infermieri sono accusati di avere maltrattato gli ospiti dei Pii Istituti Unificati al solo fine di potere trascorrere i turni di notte in maniera più tranquilla, evitando di dovere effettuare la vigilanza sui pazienti. Al solo Cassinelli, come detto, era contestata anche l’appropriazione indebita in quanto trovato in possesso di farmaci e materiale sanitario.
«Ai colleghi degli infermieri indagati è venuto un sospetto dopo che, per l’ennesima volta, gli anziani facevano molta fatica a svegliarsi». Paolo Vercesi, direttore dei Pii istituti unificati, aveva così ricostruito la genesi dell’indagine condotta dalla procura dopo che lo stesso istituto aveva manifestato i sospetti ai Nas.
Concluse le indagini, e giunti alla fase dell’udienza preliminare, i tre infermieri hanno fatto scelte processuali diverse. Brocchi e Ciceri hanno deciso di andare a giudizio.