«La situazione della sanità livornese è drammatica. La gestione dell’azienda è fallimentare e le istituzioni stanno immobili». Massimo Ferrucci, segretario provinciale Fials ha portato in Comune la sua voce di opposizione sulla sanità livornese. Lo ha fatto in un incontro a cui hanno partecipato anche i consiglieri comunali Giuseppe Grillotti di Potere al Popolo e Marco Cannito di Città Diversa. Ferrucci parla del piano dei fabbisogni occupazionali, con oltre 358 infermieri usciti nel 2018 su tutta l’Asl Toscana Nord Ovest e che saranno reintegrati fra il 2019 e il 2020 a ripristino del turnover, ai quali aggiungerne altri 61 in uscita nel medesimo biennio.
«Ma i nuovi 358 infermieri entreranno scaglionati, mettendo in crisi il sistema. Mancano le persone».
Ferrucci cita altri dati, riportati nelle settimane scorse dal Tirreno: oltre 3 mila livornesi in attesa di intervento chirurgico «per una incapacità conclamata a far funzionare nuove sale operatorie», accusa il sindacalista.
«E chi ha commentato la questione sul giornale è stato rinviato all’ufficio procedimenti disciplinari: mi riferisco a Carneglia, Viti e Augusti. Oggi ci sono addetti che fanno anche 14 ore di lavoro al giorno, fuori dalle regole di legge. Dermatologia? Se tanti da fuori vogliono venire qui, significa che il personale è di alta qualità. Prorogano il lavoro di ore rispetto al dovuto. Orario straordinario programmato che mette medici e infermieri nelle condizioni di replicare il Charlie Chaplin di “Tempi Moderni».
È un fiume in piena il segretario del Fials: «A Ortopedia c’è una situazione non sopportabile per cittadini e infermieri. Il tempo per togliere i gessi è stimato in 13’, ma con la ressa che c’è, si deve fare ancora più presto».
E poi un vecchio cavallo di battaglia del Fials: il fatto che i posti letto a Livorno siano inferiori ai parametri regionali che prevedono ogni mille abitanti, 3,15 posti, mentre da noi sono 2,19».
Ferrucci racconta anche di degenti che vengono spostati di reparto durante la notte per liberare posti a Medicina. Poi vira sui problemi in ostetricia. «C’è tanto spreco, i lavoratori ospedalieri sono sacrificati e in sotto numero e i cittadini pagano salato. Si faccia un accordo per Livorno e anche alla svelta, indagate, fate domande, pretendete chiarimenti», chiede ai consigliere comunali presenti alla sua conferenza stampa.
Grillotti e Cannito, prendono appunti. Promettendo di portare l’argomento al prossimo consiglio comunale il 4 febbraio. «L’ospedale di Livorno è una strutta di grande capacità – dice Cannito – ma che ha mostrato una grave sofferenza per l’utenza che deve emigrare altrove. E’ inaccettabile»