Precipita in un dirupo con l'auto, deceduto Infermiere di Assisi

Lo attendevano ieri mattina al lavoro, al Centro salute di Bastia Umbra, ma Paolo Mazzoni, 55 anni, di Assisi, non ci è mai arrivato. E’ rimasto vittima di un’uscita di strada fatale, alle porte della città serafica, mentre era alla guida del suo Suv, precipitato in un dirupo. E c’è voluto tempo per individuare il veicolo e per estrarre il corpo dell’uomo, ormai senza vita. Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 7, l’uomo stava percorrendo la SS 444 in direzione di Assisi. A poche centinaia di metri dall’ingresso in città di Porta Perlici il dramma. L’auto condotta da Mazzoni, una Suzuki Vitara 4 x 4, mentre percorreva un tratto in leggera salita, ha sbandato.

Dapprima verso sinistra, in direzione del greppo che costeggia la strada, poi verso destra, urtando il guard-rail, strisciandoci sopra per qualche metro, come testimoniano le tracce lasciate, per poi cadere, ormai senza controllo, nel dirupo. Un volo di una quindicina di metri, fra la vegetazione, con la macchina che alla fine si è fermata urtando un albero. L’allarme, a quanto sembra, è scattato solo quando l’uomo non ha risposto ai congiunti e ai colleghi di lavoro. Si è cercato di risalire al possibile percorso fatto da Mazzoni e alla fine i segni sul guard-rail e sulla strada hanno indicato il luogo del dramma. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Assisi e il personale  nucleo speleo-alpino-fluviale (Saf) di Perugia, le ambulanze del 118 dell’ospedale della città serafica, i carabinieri del Comando Compagnia di Assisi e la Polizia locale. Un’operazione di recupero complessa proprio per le conformazione del dirupo, assai impervio.

Una volta raggiunta l’auto c’è stata la conferma di quanto si temeva: per l’uomo non c’era più nulla da fare. Sul posto è intervenuto il medico legale Annamaria Verdelli, incaricato dal magistrato di turno Gemma Miliani. Da capire se l’uomo sia stato colto da malore alla guida o se il decesso sia da attribuire all’uscita di strada sulla quale potrebbe aver inciso anche il ghiaccio. Paolo Mazzoni era dipendente dell’Usl Umbria 1; per anni aveva ricoperto il ruolo di infermiere in chirurgiaall’ospedale di Assisi e da qualche tempo aveva assunto l’incarico di coordinatore del servizio infermieristico sia domiciliare sia ambulatoriale.

Un professionista apprezzato dai colleghi e da tutti coloro che ne hanno conosciuto le capacità professionali e organizzative. «E’ stata una mattinata terrificante» dice un collega prima di chiudersi in un silenzio carico di dolore e sconcerto. La procura sta valutando se disporre l’autopsia sul corpo dell’uomo per capire le cause dell’incidente mortale. 

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1 Comment

  1. Sono profondamente addolorata per la morte di Paolo, non lo conoscevo, ma sono un’ infermiera anch’io ed anch’io come lui per andare al lavoro percorro quotidianamente strade impervie e pericolose. R.I.P. Paolo.

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