Un uomo disteso su una barella riprende se stesso con il cellulare. In sottofondo, una voce femminile ripete: “Tu devi morire, non ti voglio vedere più”. È questo il contenuto di un video pubblicato su Facebook da un 20enne della Costa d’Avorio, Souleymane Rachidi. Il video viene diffuso da un consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli, che condanna ogni atto di razzismo: “Avvierò una serie di verifiche in primo luogo per sapere se il ragazzo ha sporto regolare denuncia sull’accaduto o se deve essere aiutato a farlo e se sarà confermato l’inaccettabile comportamento chiederò la sospensione dei responsabili”, afferma Borrelli. Il giovane, residente nella Valle dell’Irno, denuncia sul social network di essere rimasto vittima dell’episodio di razzismo nella notte tra venerdì e sabato, al pronto soccorso dell’ospedale di Curteri di Mercato San Severino, nel Salernitano. “Io sto male e c’è qui una signora che mi dice che devo morire. Sull’episodio l’Azienda sanitaria di Salerno ha aperto un’indagine interna, per accertare con esattezza come siano andate le cose. “Abbiamo subito avviato tutte le verifiche per appurare cosa è accaduto”, annuncia il dg Giuseppe Longo, “ma qualunque sarà l’esito è importante tener presente che nel settore sanitario è fondamentale ancor di più il rispetto della dignità e dei valori della persona umana”.
Il giovane, nato in Costa d’Avorio e arrivato in Italia all’età di sedici anni era andato in ospedale per un fortissimo dolore al petto. « Ho subito chiamato il 118, perché ero da solo a casa – racconta Souleymane .I sanitari mi hanno portato al pronto soccorso dell’ospedale Curteri di Mercato San Severino; l’infermiera appena mi ha visto ha detto: `Salvini fa ancora entrare questa gente in Italia´, poi ha cominciato a dirmi: `tu devi andare al tuo paese, tu devi morire´. Mi sono sentito veramente male, ho deciso di non curami più in quell’ospedale, ho chiamato il mio datore di lavoro e lui mi ha portato al pronto soccorso del Ruggi, a Salerno». «Sono fiero del colore della mia pelle – ha scritto su Facebook il giovane – andate a dire a Salvini che sono ancora vivo».
Il presidente dell’Opi Cosimo Cicia spiega: “L’Ordine sta accertando eventuali responsabilità di una propria iscritta nell’accaduto, come riportano alcuni media, che avrebbe pronunciato la frase “devi morire” nei confronti di un paziente. Anche perché lo stesso autore del video non fa riferimento a un’infermiera ma, sulla sua pagina social parla genericamente di un dottore”. Se questo atto si dovesse dimostrare vero – annuncia – “prenderemo immediati e severissimi provvedimenti nei confronti di chi l’ha compiuto, non solo perché si tratta di un atteggiamento contrario a tutto ciò che la nostra professione rappresenta, ma perché, soprattutto, è un’infrazione gravissima al Codice Deontologico su cui questo Ordine veglia”. Viceversa, se invece si dovesse rivelare una “montatura ad hoc – è strano infatti che, al di là del comportamento professionale da tenere per qualunque professionista, una persona cosciente della ripresa col cellulare abbia comunque fatto una simile affermazione chiaramente identificabile – l’Ordine provvederà ad inoltrare denuncia alle autorità competenti per diffamazione e calunnia della professione infermieristica e chi ne è responsabile si farà carico delle dovute conseguenze”.
Fatto sta che “in un caso o nell’altro i provvedimenti saranno immediati e di estrema severità perché questo Ordine e la professione Infermieristica tutta non può tollerare atteggiamenti simili che gettano discredito sull’intera categoria” conclude Cicia.“