Insultata dai soccorritori del 118: l'ASL Bari avvia procedimento contro Infermiera

Un procedimento disciplinare nei confronti dell’infermiera del 118 che avrebbe insultato durante un soccorso Edith, la 47enne ivoriana, aggredita nei giorni scorsi a Bari. L’Asl non è rimasta inerte dopo la denuncia della doppia aggressione, considerato che anche il presidente della Regione, Michele Emiliano, aveva chiesto alla direzione di far scattare un’inchiesta interna.

E gli accertamenti sono stati avviati per verificare se effettivamente durante le fasi del soccorso, messo in atto dall’équipe del 118, un’infermiera abbia fatto insinuazioni razziste. Al momento non sono pervenuti all’azienda sanitaria elementi a sostegno delle accuse della donna: per questo si rende necessario ascoltare l’infermiera. Il fatto che l’episodio sia avvenuto in un luogo sfornito di telecamere, però, lascia già ipotizzare che sarà la parola dell’ivoriana contro quella della soccorritrice. Sull’intero episodio, del resto, non c’è ancora chiarezza, considerato che la Procura sta valutando gli elementi investigativi raccolti dai carabinieri.

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Condividi  Edith, che vive in Italia da trent’anni, lavora nel settore della ristorazione. Aanche la sera dell’aggressione, stava rientrando a casa a piedi come fa ogni giorno. “Camminavo sul marciapiede preceduta da un gruppo di cinque o sei donne alle quali ha chiesto permesso per poter passare – ha raccontato nella sua denuncia – Non mi hanno sentito e per superarle sono scesa un attimo dal marciapiede, ma poi si è scatenato l’inferno. Una donna mi ha prima insultata e poi mi ha sferrato un pugno in faccia. Mi hanno accerchiata e hanno iniziato a insultarmi, dicendo ” vattene da qua, torna subito al tuo paese”.

All’aggressione avrebbero partecipato otto persone, tra cui due uomini. Le indagini sono finalizzate proprio a individuare il gruppo che l’avrebbe insultata e poi colpita. Il coinvolgimento dell’infermiera nella vicenda è arrivato in un secondo momento, quando Edith è riuscita a chiedere aiuto telefonicamente ed è arrivato il 118. Una soccorritrice avrebbe sottovalutato le sue doglianze e poi le avrebbe rivolto degli insulti rispetto ai quali, però, finora non sono state trovate conferme.

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1 Comment

  1. Tutto avvenuto dove non ci sono telecamere, pensa che comodità. Cosa c’è di meglio che incolpare un’infermiera, notoriamente razzista, xenofoba, fascista e ignorante? Da lei di sicuro è possibile ottenere indennizzi, risarcimenti, indennità, rimborsi, ricompense, restituzioni, rifusioni… dalle sconosciute del gruppetto di partenza, certamente no.

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