La vicenda colpisce alcuni esponenti del partito politico del PD operanti in Umbria. Sono finiti agli arresti domiciliari il segretario regionale del PD, Gianpiero Bocci e l’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini. E’ indagata anche la governatrice e con loro decine di esponenti della sanità umbra tra cui anche dirigenti e manager pubblici. L’accusa è di aver truccato i concorsi della sanità pubblica della Regione Umbria per favorire i raccomandati di turno tra cui loro amici e parenti.
I ruoli più ambiti erano quelli relativi alla dirigenza medica ma anche al personale del comparto tra cui concorsi per Infermieri e Operatori Socio Sanitari. Ai raccomandati venivano fornite le domande in anticipo in modo che gli stessi potessero preparasi al meglio per affrontare le prove concorsuali.
A volte, però, questo non bastava e allora entrava in azione la raccomandazione bis: se il candidato non era in grado di superare con il massimo dei voti la prova veniva chiesto alla commissione di gonfiare la valutazione finale. In questo modo venivano garantiti i posti di lavoro a diverse persone. Un vero e proprio scandalo.
Giulia Grillo afferma:
“Il quadro della vicenda è molto grave. Per la parte che attiene al mio ministero effettueremo ogni verifica che ci compete. Quando c’è di mezzo la salute dei nostri cittadini non possiamo permettere che gli abusi di una certa politica, di un cattivo modo di amministrare la sanità sporchino il lavoro di tanti operatori che ogni giorno con sacrificio sostengono il Ssn. Cacceremo le mele marce, subito, perché non può esserci salute senza legalità”.
Grillo Giulia