Concorsi truccati in Umbria, scontro tra sindacati

E’ su tutti i quotidiani di Informazione la vicenda relativa alla cosiddetta “sanitopoli” in Umbria. Si è scoperto, per chi non lo sapesse, che nei concorsi ad alcuni candidati venivano fornite in anticipo le domande o, nei casi più gravi, veniva addirittura fatto alzare il voto medio per far ottenere subito il posto di lavoro in ospedale. Il tutto partito da esponenti politici del PD. Il Nursind torna sulla vicenda, facendo battaglia agli altri sindacati di categoria, affermando come fosse estraneo al sistema adoperato negli ultimi anni.

In una nota del presidente Nursind, infatti, si afferma:

Noi del sindacato Nursind siamo però convinti che questi gravissimi e odiosi episodi di malcostume, rappresentati nell’indagine in corso, siano assolutamente limitati“. Come sindacato degli infermieri vogliamo, per quanto ci è possibile, rassicurare la cittadinanza umbra: siamo sicuri che, nonostante la decapitazione dei quadri governativi e dirigenziali, che rischiano di paralizzare di fatto alcune questioni burocratiche, tutti i servizi saranno certamente garantiti da quella stragrande maggioranza di professionisti e lavoratori, senza che il diritto all’assistenza e alle cure subisca un tracollo qualitativo.

Rivendichiamo, come Nursind, la nostra estraneità al sistema, che di fatto ha provato ad escluderci per la trasparenza e il coraggio delle idee che abbiamo sempre espresso in ogni sede sindacale ed istituzionale, locale e nazionale. Siamo pertanto preoccupati per le notizie che trapelano relative ad un ipotetico utilizzo, lucroso e indecente, delle relazioni che una parte del mondo sindacale avrebbe intessuto con la dirigenza e con il Governo regionale e di cui avrebbe abusato. Attendiamo, come tutti, che gli eventuali colpevoli siano giustamente puniti e si ripristini quanto prima uno stato di legalità che possa riportare la serenità e la fiducia nel Sistema sanitario regionale e nel lavoro quotidiano dei professionisti della salute

Andrea Bottega, Nursind