Una vicenda molto singolare quella verificatasi all’Ospedale di Perugia dove un’infermiera avrebbe bucato un’arteria al posto della vena, lasciandoci in situ l’ago cannula. La donna che chiede il risarcimento, rivolgendosi al suo avvocato, era stata ricoverata per eseguire degli accertamenti a livello cardiologico e, come da prassi, le si è lasciato l’ago in sede per eventuali altri prelievi o per eseguire terapie ev.
Per due giorni nessuno si sarebbe accorto di nulla. La donna, dimessa in seguito, aveva continuato ad accusare dolorabilità nella zona in cui precedentemente era posizionata la cannula e, sentendosi male, venne condotta in PS.
A quel punto l’errore si era reso palese e la donna aveva provveduto alla denuncia della collega, rifiutando un risarcimento di 10 mila euro da parte dell’ospedale, chiedendone 30 mila. La vicenda ancora non si è conclusa.