“Sono ancora scosso. Faccio l’infermiere da 25 anni, ho già subito aggressioni ma quella dell’altro giorno aveva una furia incredibile”. Queste sono le parole a caldo di un collega che, nella mattinata di domenica, è stato aggredito all’interno dei locali del Pronto Soccorso Oftalmico del Fatebenefratelli di Milano.
Ad innescare l’aggressione sarebbe stata la lunga coda creatasi a causa di un’urgenza. Un bimbo di 4 anni arriva in gravi condizioni a causa di una ferita all’occhio per la quale rischia di perderlo. L’Infermiere di triage, allora, va in aiuto e la fila di persone da triagiare cresce a dismisura. Ritornato all’interno della sala dedicata al triage, Paolo si accorge che la guardia sta tenendo a bada un ragazzino che aveva chiesto di ricaricare il cellulare. Il padre, accortosi della situazione, entra e comincia a prendersela con il collega che viene raggiunto da insulti, minacce e anche sputi.
Il vigilante nel frattempo subisce una contusione alla spalla ma riesce ad avvertire le forze dell’Ordine che bloccano l’uomo. Paolo poi afferma: “Il paziente poi è venuto a porgermi le sue scuse. Le ho accettate, ripetendogli però che non condivido assolutamente quello che hanno fatto lui e il figlio“.
E’ una situazione particolare quella del PS Oftalmico in quanto vi è la presenza di pochissime figure sanitarie nonostante i grandi numeri. E’ dalla stessa dirigenza che fanno sapere come la situazione personale sia sotto controllo ed adeguata.
Ma noi ci chiediamo: sono adeguati 2 Infermieri, 1 OSS e 1 medico per oltre 60 pazienti?