Quasi il 60 % di tutti gli errori commessi in emogasanalisi avvengono durante la fase preanalitica. Fortunatamente, molti di questi errori possono essere evitati. La mancata o l’errata identificazione del campione è probabilmente l’errore preanalitico più frequente. La mancata o l’errata identificazione del campione è uno degli errori più critici in emogasanalisi. Le conseguenze più gravi derivanti da questo tipo
di errore sono:
• Diagnosi errata
• Terapia non corretta
• Necessità di eseguire un altro prelievo
Per evitare questi errori si potrebbe:
- Utilizzare almeno due identificativi per paziente ogni volta che si esegue un prelievo arterioso
- Assicurarsi che il dispositivo di prelievo abbia un etichetta identificativa
- Inserire sempre un identificativo paziente nell’analizzatore
- Utilizzare dispositivi con codici a barre integrati.
Durante il campionamento da catetere arterioso, c’è il rischio di diluire il campione con la soluzione di lavaggio.
L’ esempio mostra l’effetto di una diluizione con soluzione di NaCl.Gli operatori devono rimuovere da 1 a 6 volte lo spazio morto. Alcune raccomandazioni:
- Scartare almeno 3 volte lo spazio morto durante il campionamento da catetere
- Controllare sulla confezione dello specifico catetere l’esatto volume dello spazio morto
- Prelevare il campione con un dispositivo di prelievo dedicato, contenente eparina secca bilanciata per gli elettroliti
- Se non si è certi della qualità del campione, considerare la possibilità di eseguire un nuovo prelievo
Durante il prelievo arterioso si corre il rischio di pungere accidentalmente una vena. Anche una singola goccia di sangue venoso nel campione arterioso causa errori nei risultati. Conseguenze della contaminazione venosa: il mescolamento di sangue arterioso e venoso provoca variazioni sui parametri relativi a pO2 e pCO2. Alcune raccomandazioni:
- Usare siringhe ad autoriempimento, che non si riempiono in caso di puntura di una vena.
- Usare aghi a taglio obliquo corto — sono più semplici da posizionare nell’arteria, senza pungere la parete opposta
- Fare una puntura inclinata di 45° gradi per un miglior posizionamento.
Le bolle d’aria possono danneggiare seriamente il campione arterioso, specialmente per ciò che riguarda i parametri relativi alla pO2. I campioni di sangue formano coaguli se non vengono completamente miscelati con eparina subito dopo il prelievo. Un campione con coaguli non è omogeneo e i risultati dell’analisi non sono affidabili. Conseguenze della formazione di coaguli: i coaguli possono intasare il percorso del campione all’interno dell’analizzatore ed inficiare gli esami correnti e futuri. Il campione risulta non rappresentativo dello stato del paziente e non andrebbe analizzato. cK+ aumenta a causa del rilascio dalle cellule.
Tratto da: come evitare gli errori nella fase preanalitica in emogas analisi – De Mori