“Mai come oggi è stata più condivisa la consapevolezza di quanto sia fondamentale il contributo che gli infermieri apportano ogni giorno al servizio Sanitario nazionale con il proprio prezioso lavoro. Una professione, la vostra, che avrà un ruolo fondamentale anche nella sanità di domani e che vogliamo valorizzare per rafforzare la nostra capacità di prestare cure e assistenza”.
Con queste parole contenute nel suo messaggio per il 12 maggio, giornata internazionale dell’infermiere e conclusione a Palermo del Congresso itinerante della Federazione nazionale degli infermieri dopo un anno di lavori, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha inviato il suo augurio ai 456mila professionisti che operano in Italia.
“Nella Giornata Internazionale degli Infermieri – afferma Speranza – desidero rivolgere a tutti voi il mio personale ringraziamento per l’impegno profuso nei giorni più difficili della pandemia, oltreché per il lavoro quotidiano, e rinnovare l’impegno a sostenere la vostra professione in ogni ambito della sanità pubblica.
Stessa lunghezza d’onda per il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, che nel suo intervento al congresso ha ricordato l’impegno degli infermieri durante la pandemia. “Siete essenziali – ha detto – e figure che più di tutti meritano considerazione e apprezzamento, perché avete lavorato sempre nel ‘silenzio’ del dovere”. E Musumeci ha sottolineato che la politica regionale punta alla realizzazione piena del PNRR con l’assunzione di oltre 5.000 unità.
Gli infermieri hanno chiesto di puntare molto sul territorio, potenziare l’assistenza infermieristica territoriale, molto carente, puntare su strutture a gestione infermieristica, ma principalmente istituire una direzione regionale per le professioni sanitarie.
Anche la politica calabrese, ha affermato Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale della Regione Calabria, ha deciso di “venire incontro alle istanze della professione”. E Filippo Pietropaolo e Michele Comito, assessore alle risorse umane della Regione e presidente della commissione sanità del consiglio regionale calabrese, hanno sottolineato che “gli infermieri dovranno avere responsabilità nelle strutture che nasceranno col PNRR”.
“E’ necessario un cambio di paradigma nell’assistenza e cambiare il paradigma vuol dire investire non soltanto su un maggior livello quantitativo di infermieri, ma un maggior livello qualificativo di disciplina infermieristica che guidi tutta la filiera assistenziale, disciplina che deve rimanere propria dell’infermiere e ben salda nell’evoluzione di un infermiere clinico altamente specializzato che definisca i percorsi assistenziali erogabili”, ha detto la presidente della Federazione nazionale, Barbara Mangiacavalli.
“Un infermiere – ha proseguito – che governi quindi tutta la “filiera assistenziale” a lui riconducibile per rendere attuabile e completo il processo di assistenza infermieristico pianificato. La mutata epidemiologia della popolazione e le necessità contingenti legate alla salute portano necessariamente all’incremento del bisogno di assistenza che corrisponde al bisogno a cui dà prevalentemente risposta il sapere infermieristico”.