Utilizzare terapie neurofarmacologiche “off-label” (cioè somministrare nella pratica farmaci autorizzati per altre patologie o per modalità diverse) per curare pazienti che mostrano sintomi del long Covid.
Il progetto di ricerca, che intende confermare una pratica già allo studio, arriva all’ospedale San Francesco di Nuoro, in collaborazione con il Centro di Neuroscienze Cognitive di Lione, diretto dalla professoressa Angela Sirigu, scienziata sarda che ha conquistato le vette delle istituzioni scientifiche francesi.
Lo studio ha il cuore nell’ambulatorio neurologico del nosocomio ed è guidato dal suo dirigente Gianluca Deiana, dottorando di ricerca presso il Centro di Lione. Al progetto, promosso dalla Asl di Nuoro, collaborano i dottori Alessandra Onida, Stefano Bandino, Michela Gusai, Paola Chessa, Alessandra Maccabeo.
Il tutto è in attesa della validazione definitiva da parte dell’Agenzia Italieana del Farmaco (Aifa) e i dati finora raccolti saranno presto oggetto di una prossima pubblicazione. “A due anni dalla pandemia – spiega Deiana – ci si è resi conto che il Covid 19 lascia esiti “importanti” in circa un terzo delle persone che hanno contratto il virus, sintomi che vanno dalla stanchezza cronica all’ansia, alla depressione, dalla tachicardia ai disturbi del sonno e, in alcuni casi, a problemi pneumologici, cardiologici e sistemici. Stiamo utilizzando principi attivi normalmente prodotti dal cervello e privi di effetti collaterali ma con notevoli effetti anti infiammatori e di modulazione della risposta allo stress ossidativo, ed a costi economici irrisori”.
“Questo progetto – osserva il manager dell’Asl di Nuoro, Paolo Cannas – evidenzia che in questa azienda sanitaria si può fare ricerca e sperimentazione, si possono sperimentare nuovi protocolli, lavorare in comunità di pratica e indagare nuove vie per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria”.