Usa la morfina dell’Azienda: Infermiere arrestato

Prelevava la morfina a intervalli regolari dalla cassaforte della propria Unità Operativa ma, successivamente, invece di somministrarla al paziente per il quale veniva scaricata sul registro delle sostanze stupefacenti, se la iniettava. E’ un caso raro ma che è accaduto all’Ospedale Misericordia. Ad essere stato scoperto un Infermiere di 42 anni che è stato inizialmente arrestato e sospeso per un anno dall’attività lavorativa.

Gli accertamenti e le indagini sul collega sono iniziate qualche mese fa, quando i colleghi hanno iniziato ad insospettirsi di alcuni suoi movimenti e, nello specifico, lo scarico di diverse fiale di morfina, ormai diventato abitudinario. Una volta sicuri di quello che stesse accadendo, i Carabinieri lo hanno fermato al termine del turno di lavoro decidendo di controllarlo. L’uomo ammette tutto subito affermando di essersi da poco iniettato una dose di morfina e indicando il luogo nel quale ha poi smaltito la fiala (che verrà effettivamente ritrovata dalle Forze dell’Ordine).

Nei suoi confronti sono state formulate accuse di peculato e falso in atti pubblici commesso da pubblico ufficiale. Quest’ultima perché, per giustificare i prelievi delle dosi, annotava nel registro di carico-scarico l’utilizzo nei confronti di pazienti che, invece, di quella terapia non avevano alcun bisogno. Il PM allora ne disponeva l’arresto ma il GIP rifiutava, accordando gli arresti domiciliari.

L’Infermiere ha giustificato il suo gesto affermando che avrebbe iniziato ad utilizzare l’oppioide a causa dello stress causato dal suo lavoro e in lento aumento, specie in seguito alla pandemia Covid-19.