L’assistenza Infermieristica al paziente transgender: indagine conoscitiva

Riceviamo e pubblichiamo l’abstract di una tesi molto particolare e interessante, inviataci da una collega al nostro indirizzo mail.

Oggetto della tesi:

L’assistenza infermieristica al paziente transgender: indagine conoscitiva”, ha come obiettivo quello di approfondire la conoscenza di questa tipologia di paziente e poter rispondere nel migliore dei modi alle esigenze sanitarie di quest’ultimo.

Razionale dello studio:

Lo scopo di questo studio è quello di svolgere una indagine rivolgendomi agli infermieri, andando ad effettuare domande inerenti all’approccio che acquisiscono durante l’assistenza sanitaria al paziente transgender. Analizzando il questionario che è stato svolto dai professionisti sanitari, si può dedurre che la società contemporanea produce un meccanismo socioculturale che conforma la sessualità degli individui al binarismo dei sessi e tende ad escludere le minoranze. Nonostante negli ultimi anni la visibilità e l’emancipazione di tale minoranza è notevolmente aumentata, non ha posto fine alle discriminazioni, presenti anche nel campo della salute.

Materiali e metodi:

Lo studio è stato effettuato attraverso un questionario composto da 16 domande tramite la piattaforma Google Moduli. Aver messo il questionario online ha permesso di raggiungere molti più infermieri e poter ricevere maggiori riscontri e punti di vista. Il questionario è stato online dal 12 Agosto 2021 al 14 Ottobre 2021 e sono state ottenute un totale di 274 risposte.

Deontologia:

La stesura del nuovo Codice Deontologico che sottolinea, per la prima volta in Italia, attraverso l’art3, la non discriminazione anche per orientamento sessuale, rimanda ad un chiaro segno di supporto importante da parte della nostra professione.

Risultati e conclusioni:

La maggior conoscenza dell’argomento è presente nei professionisti più giovani rispetto a quelli di età più avanzata. Solamente il 12% ha trattato l’argomento all’Università e durante i corsiECM, perciò sarà opportuno incrementare l’educazione dei professionisti sanitari. In quanto il questionario è rivolto ai sanitari è paradossale che quasi la metà non sia a conoscenza di un percorso multidisciplinare e multi professionale come quello della transizione di genere. Il 65,7% degli infermieri non è a conoscenza di servizi o percorsi specifici inerenti al processo di transizione nella propria ASL di appartenenza. Il 71,5% non presenta alcuna difficoltà nel chiamare la persona con il nome\pronome desiderato. Il fatto che ci sia una piccola percentuale che presenta difficoltà, può indurre a pensare che nella società odierna la tematica sia ancora vissuta come un tabù. Solamente il 5,5% delle persone intervistate reputano poco importante la figura dell’infermiere, la motivazione principale riguarda il fatto che secondo loro è opportuno rivolgersi allo psicologo. Questa affermazione non è del tutto sbagliata poiché all’inizio del percorso è fondamentale la presenza di tale figura. Ciò però non rende meno importante la figura infermieristica dentro il team multidisciplinare.

Modalità di diffusione:

Dallo studio è emerso che la maggior parte dei professionisti sanitari ha una scarsa conoscenza del significato di “disforia di genere” ma anche del percorso di transizione stesso. Poiché gli infermieri che hanno risposto al questionario online sono curiosi ed interessati a formarsi sull’argomento, sarebbe opportuno che durante il percorso
universitario si trattasse in maniera più approfondita e con l’aiuto di specialisti tale tematica. Inoltre, la Regione e le ASL dovrebbero istituire corsi ECM appropriati. E’ emersa anche la fondamentale importanza del team multidisciplinare. Tra i ruoli che ha l’infermiere in questo team c’è sicuramente la promozione della salute nella comunità.

A questo link trovate l’Abstract in PDF inviatoci dalla collega Rossi Daiana: Abstract

Ricordiamo a tutti che se qualcuno volesse condividere la tesi di laurea/master può inviare una mail all’indirizzo infermieritalia1@gmail.com