E’ accaduto di nuovo: i media che fanno tantissima confusione e che pubblicano un articolo dal titolo molto più che fuorviante che pone in luce negativa la professionalità e il percorso di studi dell’Infermiere. Ciò va ad aggiungersi ad una già scarsa attrattività della professione, ad un incremento sempre maggiore di colleghi che abbandonano il lavoro e si aggiunge al problema dei concorsi che ultimamente non riescono a soddisfare le richieste e i fabbisogni delle Aziende Sanitarie.
Non è la prima volta ma speriamo possa essere l’ultima e speriamo anche che la FNOPI prenda i provvedimenti adeguati nei confronti del Quotidiano e, specialmente, di quelli che confondono le idee ai cittadini riguardo la nostra figura professionale.
“Un po’ domestiche e un po’ infermiere, merito della scuola per colf e badanti di Pordenone: nasce così l’assistente familiare 4.0” è questo il titolo dell’articolo pubblicato da Il Messaggero Veneto il 10 Aprile 2023. Ma l’articolo continua con un sottotitolo del tutto raccapricciante: “In classe vengono insegnate tutte le competenze necessarie: dalla cura dell’anziano a quella degli animali domestici, fino ai rapporti con i parenti“.
Ci chiediamo come sia possibile che ancora una volta vengano pubblicati pezzi simili accostati alla figura dell’Infermiere. Possibile che non ci sia una tutela vera e propria per la nostra professione? Possibile che dobbiamo sempre essere visti come l’ultima ruota del carro?