Il Tribunale di Roma, con un’ordinanza del 12 Aprile 2023, ha stabilito che il licenziamento di un Infermiere in servizio presso una RSA è del tutto legittimo in quanto, lo stesso, si sarebbe rifiutato di eseguire compiti non essenziali alla funzione di assistenza e cura del paziente. Tra questi rientrerebbe l’accompagnamento del paziente ai servizi igienici e la chiusura della finestra della stanza di degenza.
La collega, ovviamente, ha già provveduto a fare ricorso contro l’ordinanza, chiedendo di rendere nullo il licenziamento in tronco, dopo aver ricevuto diversi provvedimenti disciplinari, legati sempre all’esecuzione di compiti non previsti dalla figura professionale ricoperta ma demandate ad altre figure, altresì presenti nella struttura. Secondo il giudice, anche se le condotte apparentemente non appaiono gravi, “bisogna tener conto della gravità che invece questi comportamenti determinano su soggetti vulnerabili, che proprio per la loro condizione sono affidati alle cure della struttura in cui vengono ricoverati“.
Tra gli episodi contestati dal tribunale sarebbe stato giudicato particolarmente importante quello relativo alla non chiusura di una finestra nella stanza in cui era ricoverata un’assistita con insufficienza respiratoria. Il Tribunale le contesta il fatto che la stessa fosse infreddolita e che la temperatura esterna le avrebbe provocato un peggioramento della patologia per la quale era presente nella struttura. Ma non solo. Tra gli altri le sarebbe stato contestato anche il fatto di non aver accompagnato ai servizi igienici un assistito che aveva avuto nei giorni precedenti episodi sincopali e per il quale c’era la consegna che prevedeva che lo stesso fosse accompagnato in bagno.
Per gli episodi sopra citati il tribunale avrebbe ritenuto opportuno il licenziamento e lo avrebbe legittimato.
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