Policlinico di Messina senza Infermieri: “In Chirurgia Toracica solo 1 per 14 pazienti”

Il Sindacato Nursind, sede di Messina, con una nota indirizzata al Commissario generale e al Direttore Sanitario del Policlinico, porta alla luce la gravissima situazione in cui versano diverse Unità Operative del presidio. Sono circa 746 gli Infermieri in servizio che si trovano ad assistere oltre 540 pazienti quotidianamente (numero che ovviamente sale spesso), di fatto creando una situazione di vera e propria emergenza e non garantendo un rapporto adeguato.

La denuncia del Nursind riguarda Unità Operative come la Chirurgia Toracica, nella quale sarebbe ormai comune il rapporto di 1 Infermiere per 14 pazienti. In TIN spesso turnano solo 4 infermieri e la sicurezza dei piccoli pazienti non può assolutamente essere garantita. Ciò creerebbe una condizione nella quale, a molti colleghi, verrebbero negate le ferie e verrebbero richiamati nei giorni di riposo tramite Ordini di Servizio.

Dall’inizio dell’anno sarebbero oltre 550 gli ordini di servizio emessi dalla direzione infermieristica per richiamare il personale da riposi e ferie, garantendo così un vero e proprio disservizio in primis ai colleghi ma anche alle persone ricoverate, mettendole a serio rischio.

Il segretario territoriale Nursind prosegue: “mentre il pronto soccorso è ricavato in un garage senza alcuna privacy con lo sciopero del 21 marzo e le successive stabilizzazioni grazie alla Direzione si è solo evitata una catastrofe assistenziale mai vista. Chiediamo alla direzione del Policlinico l’urgentissima assunzione soprattutto per coprire il periodo delle ferie che si avvicina e che porterà seri problemi in tutta l’azienda. Una delle nostre proposte è quella di far turnare gli infermieri delle sale operatorie per garantire un’assistenza h24 e un risparmio economico per l’azienda che potrebbe essere utilizzato per pagare gli straordinari al personale e gli OSS nei turni notturni quasi totalmente assenti tranne che in alcuni reparti. Questo garantirebbe un assistenza migliore ad i pazienti ed eviterebbe ulteriori ricorsi contro il demansionamento infermieristico a carico dell’azienda“.

Riproduzione Riservata