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Infermieri, allarme FNOPI: “Presto in pensione 100mila professionisti”

La Presidente della FNOPI durante il suo intervento all’evento “L’economia della sanità, l’economia per la salute”, ha messo in evidenza quanto possa essere difficile andare a ricoprire quelli che saranno stimati in 100mila pensionamenti da qui a 8/10 anni, con il rischio sempre maggiore di dover reclutare infermieri dall’estero.

Entro 8-10 anni lasceranno il servizio circa 100mila infermieri. Oggi non abbiamo la possibilità concreta di immettere un numero così alto di infermieri. Considerando che ogni anno si laureano 10-12 mila infermieri, immetteremo personale per coprire il turnover fisiologico. Se non ragioniamo sull’attrattività siamo destinati a reclutare personale infermieristico dall’estero. Ciò potrebbe non essere un male ma il problema è che questi colleghi non arrivano da Paesi che hanno una formazione infermieristica simile a quella italiana che è una formazione di altissimo livello“.

Secondo la stessa Mangiacavalli questo rappresenterebbe un vero e proprio paradosso, proprio perché, ogni anno, migliaia di infermieri formati decidono di lasciare il nostro paese per andare a svolgere la propria attività all’estero: “I nostri infermieri li formiamo in Italia e li mandiamo all’estero, noi stiamo andando a reclutare, con modalità a mio avviso da rivedere e da presidiare meglio, persone che, se nel loro Paese di origine sono abilitati all’esercizio della professione, in Italia potrebbero forse essere di supporto agli infermieri“.

Nonostante ciò è da anni che si discute sulla cosiddetta attrattività della professione senza però pensare poi al lato economico. Perché tanti professionisti decidono di lasciare l’Italia? Ce lo siamo chiesti? Forse perché, nel resto d’Europa, il riconoscimento economico è direttamente proporzionale al grado di complessità della professione e al grado di responsabilità.