Ha abusato di giovani pazienti ricoverate con toccamenti ed esibizioni censurabili. Tre delle 4 vittime si sono costituite parte civile riuscendo ad ottenere un risarcimento di ben 15 mila euro ed erano presenti in Aula quando, il giudice, ha pronunciato la condanna per l’ormai ex-Infermiere.
L’uomo, 39enne originario del Guetamala, era in servizio presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cittadella, nel vicentino, come infermiere ed è stato condannato, con rito abbreviato, ad 8 anni di reclusione per violenza sessuale aggravata. A pena scontata dovrà anche scontare un anno di libertà vigilata. Se dovesse rinunciare all’Appello potrebbe anche ottenere uno sconto di 1/6 della pena. L’infermiere è stato anche interdetto dai pubblici uffici e sospeso dal servizio con un procedimento disciplinare in corso. Non tornerà mai più a fare l’infermiere, fortunatamente!
I fatti per i quali è stato imputato e condannato si sarebbero verificati durante turni notturni prestati tra il 2021 e il 2022. Le giovani, trattenute in Pronto Soccorso per l’esecuzione di indagini, sarebbero state tutte sedate con benzodiazepine (ne sono state trovate tracce nel sangue, nonostante non ci fosse alcuna prescrizione medica e nonostante non assumessero farmaci a base di benzo) per poi subire le violenze. Ovviamente, al mattino seguente, si sarebbero svegliate abbastanza confuse e con i ricordi annebbiati ma non tanto da farle ricordare che quell’uomo le avrebbe allungato le mani addosso.
Le quattro donne, che ovviamente prima del processo non si conoscevano, avrebbero raccontato più o meno la stessa storia o, comunque, dei fatti molto simili tra di loro. Ma non è tutto. L’uomo avrebbe poi mandato anche dei messaggi ad alcune di loro come ad esempio: “Ciao come stai? Posso dirti una cosa senza offesa? Sei una figa da paura… È tutta la notte che mi attiravi”.
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