Un intervento semplice quello della cataratta che, improvvisamente, si è trasformato in un vero e proprio incubo per 4 anziani a causa di uno scambio accidentale di flaconi in Sala Operatoria. Uno dei 4 anziani, una donna che all’epoca dei fatti aveva 74 anni, ha perso la vista dall’occhio. Ma anche i successivi 3 pazienti sottoposti allo stesso intervento hanno avuto danni permanenti e progressivi che li hanno portati alla cecità. Il quinto paziente in lista per quel giorno si sarebbe miracolosamente salvato quando, il personale di sala operatoria si sarebbe accorto che la soluzione salina che veniva instillata nell’occhio non era quella appropriata.
Secondo la ricostruzione: “è stata iniettata una soluzione di sodio bicarbonato all’8,4% con Ph compreso tra 7 e 8,5, che era stata inserita nell’asta porta bottiglia del facoemulsionatore (una tecnica chirurgica usata per effettuare l’intervento di estrazione di cataratta) al posto della soluzione salina bilanciata per uso oftalmico. Un’altra infermiera, nel predisporre le dotazioni per la sala operatoria di Oculistica, aveva rifornito l’armadio farmaceutico prelevando i flaconi di medicinale nell’area di stoccaggio dell’area chirurgica. Però nel magazzino dove, in genere, era custodita la soluzione salina oftalmica, il medicinale non c’era e lo aveva trovato in un altro deposito. Ma era spuntato il sodio bicarbonato che aveva identica etichettatura ma cambiava solo nella denominazione“.
Per questo errore c’è un’inchiesta della Corte dei Conti dell’Umbria che ha certificato che gli Infermieri imputati dovranno corrispondere alla Regione quanto sborsato come risarcimento ai pazienti. Nel contempo, gli stessi, sono stati sanzionati con un giorno di sospensione dal servizio e, ovviamente, il mancato pagamento dello stipendio proprio per la giornata non lavorata. La Magistratura ha affermato che il ferrista è stato: “inescusabile, marchiano, e madornale errore commesso dall’infermiere per aver inserito, nell’asta porta bottiglie del facomulsificatore, come soluzione di infusione, al posto della soluzione salina bilanciata per uso oftalmico, una soluzione di bicarbonato“.
Si parla di una somma vicina ai 140 mila euro.
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