Due infermieri aggrediti con l’asta della flebo: l’episodio a Latina

Ennesima aggressione ai danni di due colleghi del Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. L’episodio si sarebbe verificato lo scorso 22 Giugno 2023 quando in PS sarebbe arrivato un uomo di 45 anni, in evidente stato di alterazione psichiatrica, che, inizialmente si sarebbe allontanato dall’ospedale. Rientrato anche grazie alle Forze dell’Ordine, l’uomo avrebbe iniziato ad urlare per poi afferrare l’asta della flebo e colpire più volte i due Infermieri in servizio in Sala Emergenza prima dell’intervento delle FF.OO. che lo avrebbero bloccato.

I due colleghi sono stati poi refertati con lesioni giudicate guaribili in 7 e 10 giorni. Sulla vicenda sono intervenuti diversi sindacati tra cui anche la CGIL che, in una nota, ha posto evidenza su quanto sia importante cercare di arginare il problema relativo alle aggressioni: “Questo episodio dimostra quanto le aggressioni nei pronto soccorso siano un problema serio e complesso, che pertanto richiedono un impegno collettivo per prevenirle e affrontarle, garantendo la sicurezza del personale sanitario e dei pazienti e preservando l’integrità dei servizi di emergenza.

Senza gli investimenti sul personale, sulle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, su una tangibile ed efficace medicina territoriale, e soprattutto senza una loro vera integrazione, i cittadini si recheranno sempre al pronto soccorso che diventa il filtro per tutta la domanda di sanità. In un sistema sanitario dove il personale lavora con il contratto scaduto, sotto pressione e spesso sotto organico, viene additato addirittura come colui che ha generato il problema anziché come colui che ci assiste e si prende cura della nostra salute.

Il pronto soccorso dovrebbe disporre di idonei locali in cui far confluire utenti esagitati o potenzialmente pericolosi. Non è  possibile continuare a gestire le criticità in un regime di promiscuità mettendo a rischio lavoratori e utenti. È urgente attivare tutte le misure necessarie per far operare in sicurezza i lavoratori“.