Una denuncia particolarmente pesante, quella redatta in una nota dal Sindacato Infermieristico Nursind, segreteria Aziendale Careggi, che mette in luce la condizione lavorativa dei colleghi del DEAS, costretti a straordinari e turni massacranti per la mancanza di personale. Quest’ultima, denuncia il segretario Nursind, non sarebbe stata affrontata nel migliore dei modi dalla Direzione Aziendale, rea di non aver provveduto all’assunzione delle risorse necessarie a garantire un’assistenza adeguata.
Nella nota si legge: “Il personale è allo stremo: pochi giorni fa nel reparto di osservazione breve si è verificato un episodio gravissimo. Dopo l’ennesima richiesta di straordinario al personale in servizio al mattino andata a vuoto, l’azienda ha deciso di lasciare un unico infermiere, già in servizio e quindi costretto a un orario di lavoro di 13 ore, con venti pazienti ricoverati. Ora, ci domandiamo: qual è il rapporto numerico che Careggi ritiene sicuro per il paziente e per gli operatori in un’area di questo tipo? L’azienda abbia il coraggio di affrontare la realtà del Deas: i numeri relativi agli infermieri e Oss non consentono di coprire tutte le postazioni in sicurezza“.
Ognuno dei 3 turni dovrebbe essere coperto da 19 Infermieri e 17 OSS ma, ad oggi, mancherebbero ben 13 Infermieri e 20 OSS. Ma non è tutto: l’orario di Agosto e Settembre non sarebbe idoneo a garantire la copertura di tutte le postazioni presenti al PS, tanto che l’Azienda stessa dovrà ricorrere alla pronta disponibilità (in modo improprio) e attingere personale da altre U.O.
Il segretario Nursind, Luca Bigi, prosegue: “come si può pretendere che queste persone sostengano un impegno ancora più gravoso lavorando in condizioni di non sicurezza per il rapporto infermiere/paziente o di demansionamento perché manca il personale Oss? Non è sufficiente che l’azienda affermi che non ci sono gli infermieri, quando c’è una graduatoria per il tempo determinato che per la sola Careggi conta 452 idonei ed è entrata in vigore il 30 maggio“.