L’Evidence-Based Practice (EBP) è un approccio che orienta le decisioni dei professionisti Sanitari nell’utilizzo delle migliori evidenze provenienti dalla ricerca coniugate all’esperienza clinica e ai valori e preferenze uniche dei pazienti (Straus et al., 2018).
Le principali organizzazioni professionali sanitarie hanno impostato l’EBP come un importante elemento di qualità, definendolo come standard nell’assistenza (American Nurses Association, 2015; Institute of Medicine, 2010). Nonostante gli infermieri apprezzino l’EBP, la sua implementazione è spesso ostacolata da molteplici fattori quali risorse, tempo, conoscenze e competenze e scarsità di strutture. (Alqahtani et al., 2020). Il livello di formazione è fortemente associato alla fiducia nell’EBP e alla sua implementazione, suggerendo che l’istruzione universitaria aumenti l’apprezzamento di questa pratica e instilli il desiderio di utilizzare l’EBP anche nella pratica clinica (Cardoso et al. 2021).
Precedenti revisioni sistematiche correlate all’argomento in questione hanno rivelato che la formazione infermieristica sull’EBP enfatizza la capacità di saper trovare e interpretare la letteratura d’interesse più affidabile (Aglen, 2016). In particolare, due revisioni hanno sottolineato che i metodi alla base dell’approccio evidence-based variano in contenuti e strategie di implementazione, le più frequenti delle quali sono lezioni frontali, laboratori, approcci misti, attività in piccole classi, sessioni educative e progetti EBP (Fiset et al., 2017; Khalili et al., 2015). Un recente studio conclude che l’insegnamento dell’EBP differisce nei Paesi Europei e in tutti i cicli d’istruzione.
Generalmente, tale insegnamento fa parte di altre materie e raramente è un corso a sé stante (Skela-Savic et al., 2020). Un’ulteriore revisione ha dimostrato che nonostante da molto tempo vengano utilizzate strategie di apprendimento interattive, l’implementazione dell’EBP è stata solo vagamente improntata (Horntvedt et al., 2018).
D’altronde, studi internazionali rivelano un’alta variabilità di competenze EBP tra gli studenti di infermieristica nella formazione base (Labrague et al., 2019; Lam & Schubert, 2019). La letteratura indica che molti studenti di infermieristica non sono molto abili nell’utilizzo dell’EBP e faticano a capirne l’importanza nella pratica assistenziale a causa di mancate conoscenze e competenze e un atteggiamento negativo sia tra gli studenti che tra i docenti e gli
infermieri (Aglen, 2016; Fiset et al., 2017).
È stato fortemente raccomandato l’inserimento dell’EBP nei programmi di studio nella formazione di base (Malik et al., 2018). Insegnare le basi dell’EBP è fondamentale per consentire un’erogazione di cure di alta qualità
da parte degli infermieri, ed è importante trasmettere le conoscenze e formare sia nelle tecniche che nell’attitudine sin dai primi anni della formazione universitaria infermieristica (Melnyk et al., 2010). Uno strumento che è stato molto usato nella professione infermieristica per misurare l’accettazione e l’implementazione dell’EBP è l’Evidence-Based Practice Questionnaire (EBPQ) (Upton & Upton, 2006; Upton et al., 2014). Tale strumento è stato inizialmente
sviluppato per infermieri al fine di verificare tre aspetti dell’EBP: la frequenza nell’utilizzo, l’attitudine e le relative conoscenze e skills.
Le prove della sua affidabilità e validità sono state dimostrate in diversi continenti, contesti e gruppi professionali (Upton et al., 2014). Upton et al. (2016) hanno validato una versione specifica del questionario, in lingua inglese, per gli studenti di infermieristica, l’S-EBPQ, che risulta anche validato in lingua italiana (Longo et al., 2021).
Per meglio esplorare e comprendere il fenomeno nel contesto italiano, è importante sviluppare progetti di ricerca che valutino il livello di competenza raggiunto dagli studenti di infermieristica, con lo scopo ultimo di analizzare
l’eventuale necessità di azioni di miglioramento.
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