Ancora un’aggressione ai danni del personale sanitario che lavora all’interno dei Pronto Soccorso italiani. Questa volta è accaduto al Policlinico di Messina dove un collega sarebbe stato aggredito e colpito da un pungo perché avrebbe fermato una donna che voleva entrare nei locali del PS stesso per vedere suo figlio.
L’Infermiere di Triage stava lavorando, inserendo anche pazienti con casi più gravi rispetto a quello in questione, e avrebbe invitato la donna a rispettare le regole del triage stesso, la privacy e quant’altro. Ma, a quel punto, sarebbe stato raggiunto da un pugno in pieno volto, tant’è che avrebbe dovuto fermare la propria attività lavorativa e ricorrere alle cure del caso.
E’ solo l’ultimo di una serie di aggressioni che si verificano quotidianamente in tutta Italia e che, spesso, specie quelle verbali, non vengono neanche denunciate. Nel recente documento pubblicato dal Simes sul monitoraggio delle aggressioni si apprende che, nello scorso anno, la Sicilia e la Puglia sono state le prime regioni italiane per numero di aggressioni verbali e fisiche.
E, questi numeri, sembrano prendere sempre più il largo per un fenomeno che non si dovrebbe mai verificare all’interno di un luogo di cura.