Grande successo del Caring Nurse, la figura introdotta all’Ospedale Niguarda di Milano, circa 3 mesi fa e della quale si iniziano a vedere i primi risultati. Guido Bertolaso, assessore Welfare della Regione Lombardia, ha analizzato i dati raccolti dall’introduzione di questa figura infermieristica, concludendo che le aggressioni al personale sanitario del Niguarda sono calate del 36% nei primi 3 mesi.
Il Caring Nurse è un Infermiere che si occupa di comunicare con i pazienti in attesa, i parenti dei pazienti in attesa e che trova posto all’interno della Sala d’Attesa per rispondere alle innumerevoli richieste.
Questa nuova figura sarà attiva tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 21 nel PS e farà anche da da “mediatore” tra i medici del reparto di emergenza e chi aspetta. Ve ne avevamo parlato qui: Introduzione del Caring Nurse al Niguarda .
Bertolaso, in un’intervista rilasciata al quotidiano online affaritaliani, ha affermato: “Il Pronto Soccorso è la porta di accesso dell’ospedale e per questo deve esserne il ‘fiore all’occhiello’. Le cure migliori, che devono essere sempre garantite a chi si rivolge al Pronto Soccorso, comportano un periodo di attesa che, anche se ridotto al minimo, non puo’ essere del tutto eliminato.
Sin dal mio insediamento ho esortato tutto il sistema regionale del Welfare a intraprendere la strada di un’assistenza sanitaria a misura della persona e, a Niguarda, l’attività del Caring nurse ha dimostrato di essere molto efficace. La presenza di una figura di accoglienza evidenzia anche un beneficio per gli operatori sanitari che mi sta molto a cuore: consente di diminuire la conflittualità e le conseguenti aggressioni, permettendo cosi’ al personale di svolgere il proprio lavoro con più serenità“.
Il Direttore Generale del Niguarda ha poi fornito i numeri delle aggressioni verificatesi all’interno del Presidio Ospedaliero. Dagli studi è emerso che il 94% dei pazienti e dei familiari dei pazienti presenti in Pronto Soccorso hanno avuto una riduzione dell’ansia e delle preoccupazioni. Ma non è tutto. Il 97% degli utenti si è sentito correttamente informato rispetto al percorso clinico del paziente.
Per quanto riguarda le aggressioni le stesse hanno subito una riduzione del 36% dall’introduzione della nuova figura infermieristica. Nel periodo compreso tra Maggio e Luglio 2022, infatti, se n’erano verificate 14 di aggressioni rispetto alle 9 che si sono verificate nel 2023.