Un ordine di servizio alquanto delirante se non ridicolo quello redatto dal Direttore Sanitario dell’ASL Viterbo con la collaborazione del dirigente infermieristico in data 17 Agosto 2023.
Nell’ordine di servizio, infatti, viene stabilito che le cure igienico-sanitarie dei degenti che presentino un’infezione da germi multiresistenti devono essere eseguite dal personale infermieristico durante il turno di notte in quanto, l’unico OSS disponibile in Ospedale, potrebbe essere vettore dei germi nelle altre Unità Operative.
La replica dell’AADI (Associazione Avvocatura degli Infermieri) non si è fatta attendere. Come si legge sul sito web dell’associazione: “l’AADI, contesta che pur di mantenere in servizio un solo O.S.S. per tutto l’ospedale, l’amministrazione obbliga gli infermieri a svolgere le attività igienico-domestico-alberghiere che sono esclusivo appannaggio dell’O.S.S., creando, sistematicamente, un demansionamento deliberato benché illegale.
Tra la scelta di assegnare gli O.S.S. nei vari reparti (cosa legale) e assegnare mansioni O.S.S. agli infermieri (cosa illegale) la A.S.L. ha optato per la scelta illegale, ignorandone le conseguenze e i vincoli di condotta stabilite dall’art. 3 del D.P.R. 16 aprile 2013 n. 62.
Il fatto che anche il dirigente infermieristico abbia espresso il suo consenso nel regolamentare il demansionamento strutturale, sgomenta e dimostra, in maniera inequivocabile, che il dirigente delle professioni sanitarie è del tutto inutile, se non dannoso, per la categoria infermieristica.
Si contesta fermamente lo sfruttamento della professionalità degli infermieri come merce di scambio della retribuzione e forza lavoro operaia e si ricorda che l’infermiere è un professionista intellettuale che non può essere utilizzato in sostituzione delle figure sociosanitarie di supporto né per operazioni elementari, ripetitive o di manovalanza.
L’AADI invita la A.S.L. perché revochi l’Ordine di servizio e ristabilizzi la legalità delle qualifiche funzionali con avvertenza che, nel caso in cui dovessero pervenire segnalazioni e lamentele connesse al demansionamento coatto, si adiranno le vie legali senza ulteriore preavviso, con aggravio di spese anche in ordine alle sanzioni previste dall’art. 96 C.P.C. e quelle erariali“.