AUSL Bologna, allarme personale: “Hanno lasciato in 100 negli ultimi 3 mesi”

I sindacati, in particolare la CGIL Bologna, lanciano l’allarme carenza personale all’interno dell’AUSL del territorio bolognese. Negli ultimi 3 mesi sarebbero, infatti, ben 96 le cessazioni di rapporto di personale sanitario con l’azienda stessa che non sono state sostituite, costringendo il personale in servizio a raddoppiare turni e ad effettuare straordinari su straordinari.

Tra questi 96, 39 sarebbero stati pensionamenti e ben 57 le cosiddette “uscite verso altro”, ossia il personale in servizio che, tramite mobilità o vittoria di concorso, hanno scelto un’altra Azienda, riuscendo ad avvicinarsi verso casa. Del personale analizzato quasi la metà sono infermieri. Numeri che non fanno che allarmare, vista la carenza che ormai parte dalle Università.

Michele Vaira, segretario aziendale della Cisl Fp, in un’intervista rilasciata a “Il Resto del Carlino”, ha analizzato questo fuggi fuggi di personale, dichiarando: “in Ausl c’è un fuggi fuggi del personale del comparto, soprattutto infermieri e oss, non contenti per l’organizzazione in atto e per la carenza del personale del turn over che non viene sostituito. A inizio anno l’Ausl ci aveva comunicato che il 50% del turn over non sarebbe stato sostituito, ma oggi la situazione è ancora più grave perché si arriva addirittura all’80% – 90% e lo vediamo dai doppi turni e dai rientri dai riposi che il personale fa già da parecchi mesi, tanto che nell’incontro trattante di giugno scorso la Cisl Fp aveva già denunciato queste criticità alla direzione del comparto“.

Intervista tratta da “Il Resto del Carlino”