La settima Commissione nazionale per la Formazione continua in medicina si è ufficialmente insediata al Ministero della Salute, alla presenza del ministro Orazio Schillaci.
Per la FNOPI ne fanno parte Pierpaolo Pateri, Tesoriere FNOPI e presidente di OPI Cagliari e Palmiro Riganelli, responsabile PO Formazione – Ricerca e Sviluppo Risorse Azienda Sanitaria USL Umbria
Gli obiettivi principali della nuova Commissione sono di dare la massima centralità alla formazione ECM, la maggior qualità dell’offerta formativa, una riforma del sistema per tenere il passo con le nuove esigenze di salute della popolazione, con quelle professionali degli operatori sanitari e con le evoluzioni della tecnologia.
Tutto questo tenendo ben presenti le sanzioni per gli inadempienti. A questo proposito il ministro Schillaci aveva affermato alcuni giorni fa che verranno prese tutte le iniziative necessarie per favorire i professionisti sanitari a fare corsi di formazione ECM per evitare “di subire i provvedimenti previsti dalla legge”, anche perché “non ci saranno sicuramente altre proroghe”.
L’approvazione imminente dei decreti attuativi della legge Gelli-Bianco darà inoltre piena attuazione alla norma secondo la quale i professionisti che non avranno raccolto almeno il 70% dei crediti formativi richiesti nel triennio 2023-25 non potranno accedere alla copertura assicurativa e quindi si troveranno scoperti dalla protezione in caso di contenzioso a loro carico.
Anche se tantissimi professionisti hanno colto l’opportunità fornita per mettersi in regola entro il 31 dicembre (data in cui scadrà la proroga di un anno e dunque il triennio 2020-2022), c’è ancora chi non ha completato il proprio fabbisogno formativo. “Le opportunità per fare formazione ci sono – spiega Pierpaolo Pateri – e vengono offerte dagli Ordini, dalle Federazioni e dai Provider. Crediamo che il gap vada colmato con percentuali che devono avvicinarsi al 100%. Noi faremo di tutto, con una modalità proattiva, affinché tutti vengano messi nelle condizioni di raggiungere l’obiettivo della certificabilità”.
In questo senso il decreto Milleproroghe ha stabilito che i crediti compensativi per i professionisti che nei trienni precedenti (2014-2016 e 2017-2019) non avevano raggiunto i crediti necessari per completare il loro bisogno formativo: anche loro potranno sanare la posizione.