L’ennesima vittoria per gli Infermieri che decidono di denunciare la propria condizione lavorativa, portando il demansionamento nei tribunali. Dopo le diverse condanne e le sentenze della Corte di Cassazione, sempre a favore degli infermieri, stavolta è stato il turno del Policlinico di Messina.
Due infermiere, in servizio dal 2011 al 2016, affiancate dal sindacato infermieristico Nursind, avevano presentato ricorso relativo alle proprie condizioni di lavoro demansionanti in quanto sarebbero state costrette a svolgere attività non di pertinenza del profilo professionale infermieristico ma relative al raggio d’azione dell’Operatore Socio Sanitario, figura che è stata inserita soltanto dopo il ricorso.
Le due colleghe si trovavano in turno e, oltre a svolgere la propria attività lavorativa, dovevano rispondere ai campanelli, posizionare “pappagalli e padelle”, cambiare pannoloni ed effettuare l’igiene dei pazienti presenti nell’unità operativa in cui prestavano servizio.
Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza e il Giudice del Lavoro del Tribunale di Messina ha condannato il Policlinico al risarcimento di 50 mila euro a testa alle due infermiere demansionate. Il segretario territoriale del Nursind Messina ha festeggiato ancora una volta la vittoria, affermando: “proprio a causa di questo demansionamento, le lavoratrici non hanno potuto esercitare a tempo pieno e esclusivamente le proprie funzioni di infermiere. Tale sentenza ribadisce che vi è una giurisprudenza ormai consolidata nel rispetto dei diritti della nostra professione e su questo fronte non arretreremo mai a tutela della categoria”.