Mancano infermieri in Italia: ormai è chiaro. Eppure, nonostante ciò, continuano a piovere denunce di infermieri demansionati. Non per ultimo vi avevamo parlato del caso dell’ASM Matera dove gli infermieri, a causa dell’importante carenza di OSS, hanno denunciato le proprie condizioni di lavoro.
E’ di questi giorni la notizia di alcuni infermieri a Varese che sarebbero addirittura impiegati come portantini. Proprio Varese che, da alcuni mesi, si lamenta del fatto che molti infermieri decidano di fare i frontalieri e lavorare in Svizzera oppure decidano proprio di abbandonare l’impiego pubblico.
Come dichiarato in una nota del sindacato infermieristico FIALS: “in una quadro di carenza di professionisti sanitari (in particolare di personale infermieristico) non si coglie la ratio di “utilizzare” questi professionisti per i trasporti dei degenti da e per le sale operatorie del presidio di Tradate. Tale modalità operativa non solo depaupera il numero di professionisti che erogano assistenza nelle UU.OO. chirurgiche (con conseguente contrazione della qualità assistenziale) ma determina, a parere della scrivente , un utilizzo improprio delle risorse e il demansionamento dei professionisti. Né può essere addotta a motivazione plausibile e accettabile la garanzia dei “trasporti in sicurezza”. Se così fosse dovremmo dubitare della liceità e sicurezza del modello organizzativo adottato al “Circolo” dove i trasporti sono assicurati principalmente da una squadra di operatori non qualificati dipendenti da una ditta in appalto.
Dato per certo che gli esiti delle analisi del rischio condotte per i trasporti del “Circolo” hanno portato alla definizione di un modello organizzativo che preservi la presenza dei professioni nelle unità di cura, non si capisce perché, in un presidio dove il case mix dei interventi chirurgici è evidentemente a rischio inferiore, non si possa adottare il medesimo modello organizzativo, riducendo il disagio sia per l’UO chirurgica che per il personale del blocco operatorio. Si chiede pertanto di procedere (come più volte richiesto dalla scrivente O.S.) all’estensione dell’appalto dei trasporti anche ai presidi periferici.
Altra problematica emersa è il ricorso “allegro” alla copertura del turno in caso di assenze improvvise non con il richiamo in servizio di operatori di riposo ma ricorrendo al turno di 12 ore”.